Buon periodo per gli High Yield

Il mercato dei titoli ad alto rendimento è cresciuto di 8 miliardi di dollari quest’anno; nel 2000 era invece diminuito di 6,8 miliardi di dollari: sono le statistiche dei gestori di Franklin Templeton High Yield. La causa di questo incremento è da ricercarsi nel rallentamento dei mercati azionari mondiali.

Juli Iacuaniello, 20/06/2001 | 16:07
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In maggio isono stati i segnali economici provenienti dagli Usa ha determinare il rendimento dei mercati finanziari: l'ulteriore taglio di 50 punti base del tasso d’interesse da parte della Federal Reserve ha solo in parte sostenuto il trend dei corsi azionari. A prevalere è stata l’incertezza sul fatto che l’economia Usa abbia toccato il fondo o meno, cosicché le quotazione del Nasdaq hanno segnato un ribasso per tutto il mese. In Europa i mercati avrebbero potuto trarre beneficio dall'inaspettato taglio di 25 punti base nei tassi d’interesse, ma tale misura non è però risultata sufficiente a portare in attivo i mercati nel corso del mese. E' l'analisi emersa dall'incontro di oggi organizzato da Franklin Templeton a Milano.

In questo scenario, il mercato europeo delle obbligazion

i ad alto rendimento ha nel complesso realizzato una performance soddisfacente. Nel mese di maggio vi è stata, infatti, una crescita complessiva dell’1,2%dei rendimenti, crescita che rappresenta il primo incremento da gennaio. Patricia Mallon, il gestore del portafoglio di Franklin Templeton Euro High Risk, ha consigliato durante la conferenza odierna l’investimento nei titoli ad alto rendimento ed ha detto: “A questo si aggiunga l'attesa di un ulteriore taglio dei tassi d’interesse. Pertanto, mentre il rallentamento dell’economia a livello mondiale impatta negativamente sui corsi azionari, le obbligazioni ad alto rendimento rappresentano un valido supporto”. Restano comunque forti i rischi di inadempienza se si dovessero manifestare le ipotesi di recessione. In Europa, per esempio, la percentuale di obbligazioni ad alto rendimento non ottemperate è, dall’inizio dell’anno ad oggi, del 7,3%. Non sorprende che il 90% di tali inadempienze si sia verificato nel settore delle telecomunicazioni. L’aspetto positivo della situazione attuale è rappresentato dalle prospettive di lungo periodo e dalla forte avversione al rischio del mercato. Ciò significa che anche titoli non ancora in default, ma ritenuti ad alto rischio, vengono già scambiati a prezzi molto bassi. Pertanto, i ribassi che si possono ulteriormente verificare sono minimi.

Secondo i gestori di Franklin Templeton la bassa propensione al rischio del mercato fa ben presagire per il futuro. Le nuove emissioni denotano uno standard qualitativo più elevato. Inoltre, l’espansione del mercato secondario controbilancia scenari potenzialmente negativi. L’andamento degli operatori delle telecomunicazioni resta,però, il più difficile da prevedere e pertanto l’attenzione è concentrata su di loro. In generale, i gestori di Franklin Templeton prevedono ancora elevata volatilità per il breve termine, ma sono ottimisti per il futuro anche perché il mercato europeo continua a crescere e a diversificarsi.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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