Dopo il dividend-day del 19 maggio, gli investitori che amano le cedole devono segnarsi un’altra data in calendario: il 23 giugno. Proprio in questo giorno ci sarà una tornata di stacco dei dividendi tra le più grandi società quotate a Piazza Affari. Il pagamento avverrà normalmente due giorni dopo, ossia il 25 giugno.
Leonardo raddoppia la cedola
Tra le società quotate a Piazza Affari che staccheranno la cedola il 23 giugno spicca Leonardo LDO, che distribuirà un dividendo quasi doppio rispetto al 2024 e pari a EUR 0,52. Il precedente era stato di EUR 0,28. L’incremento è frutto del forte rialzo degli utili registrato lo scorso anno: +63% a EUR 1,16 miliardi.
La più grande società nel settore difesa in Italia ha registrato risultati positivi anche nel primo trimestre 2025, grazie all’aumento degli ordini del 20,6% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, raggiungendo un portafoglio ordini record di EUR 46 miliardi. Il fatturato è aumentato del 14,9%, raggiungendo EUR 4,2 miliardi grazie alla forte performance dell’elettronica per la difesa, degli elicotteri e degli aerei. L’EBITDA è salito del 17,9% a EUR 211 milioni e il free cash flow è stato pari a EUR 580 milioni. L’indebitamento netto è sceso a EUR 2,1 miliardi. Nel presentare i conti del trimestre lo scorso 8 maggio, il management ha confermato la guidance per l’intero 2025.
Poste Italiane conferma la generosa politica di dividendi
Poste Italiane PST staccherà il saldo del dividendo di EUR 0,75 il 23 giugno, con pagamento il 25. Complessivamente, la società ha distribuito una cedola di EUR 1,08 per azione con riferimento all’esercizio 2024, per un totale di EUR 1,4 miliardi. In occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre, lo scorso 8 maggio, l’amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante ha confermato l’impegno alla creazione di valore a lungo termine per gli stakeholder forte anche dei numeri dei primi tre mesi dell’anno che hanno visto crescere i ricavi del 5% a EUR 3,2 miliardi e l’EBITDA a EUR 796 milioni (+13%), con l’utile netto a EUR 597 milioni. La trimestrale è arrivata in un momento positivo per il titolo a Piazza Affari, che è ai livelli più alti dal collocamento nel 2015.
STMicroelectronics, in arrivo la prima tranche del dividendo 2025
La società di semiconduttori staccherà il 23 giugno la prima tranche del dividendo 2025, relativo all’esercizio 2024, che sarà di USD 0,09 per azione, In totale, l’assemblea degli azionisti ha approvato una cedola di USD 0,36, da distribuire in quattro tranche. Le altre saranno nel terzo e quarto trimestre 2025 e nel primo del 2026. STMicroelectronics STMMI risente, come gli altri titoli dei chip, del clima di incertezza sui dazi americani e ha riportato un calo dei ricavi del 27% su base annua a USD 2,52 miliardi nel primo trimestre, in linea con le guidance. I vertici prevedono per il secondo trimestre un fatturato di 2,71 miliardi di dollari, in crescita dell’8% su base sequenziale e superiore alle stime di consenso di FactSet.
Le altre blue chip che staccheranno la cedola il 23 giugno
Tra le altre blue chip che staccheranno il dividendo il 23 giugno ci sono la multiutility Hera HER, che darà una cedola di EUR 0,15, in leggero aumento rispetto a EUR 0,14 dell’anno scorso, la società di infrastrutture energetiche Snam SRG, che darà un saldo di EUR 0,1743 per un totale di EUR 0,2905 riferito all’esercizio 2024, e Terna TRN (reti elettriche), che staccherà EUR 0,277 a saldo, dopo gli EUR 0,1192 pagati a novembre. Infine, Pirelli & C PIRC distribuirà una cedola di EUR 0,25 per azione per un totale di EUR 250 milioni.
Cosa sono i dividendi e come funzionano
Per aiutare gli investitori a prepararsi al 23 giugno, ricordiamo cosa sono e come funzionano le cedole.
I dividendi sono la porzione di utile che un’azienda distribuisce ai propri azionisti al termine dell’esercizio. Non sempre una società stacca il dividendo, anche se è in utile, perché può decidere di utilizzare i soldi per altri scopi come i nuovi investimenti o per ripianare i debiti o per rafforzarsi dal punto di vista patrimoniale. La proposta di distribuzione del dividendo viene formulata dal consiglio di amministrazione e approvata dall’assemblea degli azionisti.
L’ammontare del dividendo dipende dal numero di azioni che ciascun investitore possiede. Solitamente, infatti, si dice che la società distribuisce x euro per azione. Ad esempio, se la cedola è di un euro e si posseggono dieci azioni, il totale sarà di 10 euro. Generalmente, il dividendo è pagato in contanti, ma può accadere che lo sia in titoli.
I dividendi sono sottoposti a tassazione con un’aliquota del 26%, come le altre rendite finanziarie, eccetto i titoli di Stato (12,5%). La ritenuta è alla fonte, quindi le persone fisiche non devono riportare nulla in dichiarazione dei redditi.
Cosa succede ai titoli in Borsa il giorno di stacco dei dividendi?
Il 23 giugno, così come negli altri giorni di stacco delle cedole, gli investitori devono aspettarsi un calo dei corsi azionari a Piazza Affari. Infatti, il prezzo delle azioni si riduce di una quota corrispondente al valore dei dividendi. Chiunque acquisti il titolo alla data di stacco non vedrà quindi riflesso in esso il dividendo. Detto in altri termini, non prenderà la cedola.
E’ generalmente opposta la situazione quando una società annuncia un dividendo maggiore delle attese, perché il titolo tende a salire. Gli investitori leggono tale notizia come un indicatore di buona salute dell’azienda e di prospettive positive. Anche se devono tenere presente che alti dividendi non sono sempre sinonimo di una impresa sana, perché potrebbero esserci società di bassa qualità con cedole che non sono sostenibili nel tempo. In questi casi si parla di trappola del dividendo.
L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.
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