Negli ultimi mesi i mercati azionari hanno viaggiato sulle montagne russe, dal crollo di aprile alla ripresa di maggio. Nonostante l’ultimo rimbalzo del mercato europeo, le metriche di Morningstar mostrano che ora ci sono più titoli sottovalutati rispetto all’inizio dell’anno.
Il Morningstar US Market Index è stato sul punto di entrare in territorio ribassista dopo l’annuncio del Presidente Donald Trump, lo scorso 2 aprile, di applicare dazi commerciali reciproci. Il mercato ha poi registrato un forte rimbalzo a partire dal 9 aprile grazie alla pausa tariffaria e poi, il 12 maggio, è arrivata la notizia che gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto un accordo per ridurre temporaneamente i dazi USA sulle merci cinesi. Da inizio anno l’indice Morningstar Europe ha sovraperformato l’indice Morningstar US Market, ma le fasi di ribasso e di rialzo dei mercati statunitensi ed europei hanno seguito un andamento simile.
Dopo il rally, ci sono ancora dei titoli sottovalutati?
Se si considerano le 1.578 società coperte dagli analisti di Morningstar, la percentuale di titoli con 4 o 5 stelle è attualmente del 41%, mentre la percentuale di quelli con 1 o 2 stelle è del 22%.
All’inizio del 2025, la percentuale di titoli sottovalutati era del 38,9%, mentre la percentuale di titoli sopravvalutati era addirittura del 23,9%, quindi la quantità di titoli sottovalutati è aumentata e quella di titoli sopravvalutati è diminuita.
Un rating di 4 e 5 stelle indica che il titolo è sottovalutato, mentre una valutazione di 1 o 2 stelle indica che il titolo è sopravvalutato.
La recente dinamica della ripartizione dei rating può sembrare controintuitiva. Ma Michael Field, chief European market strategist, sostiene che la risposta sta nella natura dell’ultimo rally.
“Sì, i mercati si sono ripresi, ma alcuni settori sono rimasti indietro”, afferma. I mercati azionari sono diventati disomogenei a causa dell’impatto delle tariffe e potrebbe accadere ancora di peggio, aggiunge.
Field cita l’esempio del settore energetico, che viene ora considerato sottovalutato dopo che le tariffe del 2 aprile hanno sollevato la prospettiva di una recessione globale che potrebbe compromettere la domanda di greggio.
Anche il settore farmaceutico risente dell’indebolimento del sentiment del mercato. Oltre ai timori di nuovi dazi applicabili alle aziende non statunitensi, il Presidente Donald Trump ha recentemente firmato un ordine esecutivo per ridurre i prezzi dei farmaci da prescrizione.
Al 13 maggio, l’11% dei titoli coperti dall’analisi di Morningstar è significativamente sottovalutato (titoli a 5 stelle) e solo il 5% è significativamente sopravvalutato (titoli a 1 stella).
I titoli europei sono più a sconto di quelli USA
Dove sono le migliori opportunità a livello globale? Gli investitori potrebbero pensare che, dato che il mercato USA ha sottoperformato quest’anno, le maggiori opportunità si trovino lì. Ma non è così. In realtà, ci sono più occasioni di investimento in Europa che negli Stati Uniti. Le metriche di Morningstar mostrano che in Europa la percentuale di titoli sottovalutati è del 57% rispetto al 39% degli Stati Uniti.
Secondo Field di Morningstar, esiste ancora un “divario di valutazione” tra gli Stati Uniti e l’Europa, anche se la crescita economica statunitense rallenta e l’Eurozona abbassa i tassi d’interesse a causa del raffreddamento dell’inflazione.
In termini di opportunità a livello settoriale, spiccano il settore immobiliare e quello healthcare, rispettivamente con il 71% e il 68% dei titoli valutati con 4 o 5 stelle. Il settore finanziario, invece, presenta la percentuale più bassa di società a buon mercato, pari al 24%.
Come interpretare il rating Morningstar per i titoli azionari
Il Morningstar Rating per i titoli azionari è una misura sintetica che si basa sul rapporto tra il prezzo corrente del titolo e la stima del fair value da parte di un analista di Morningstar.
Il rating indica se un’azione è a buon mercato, costosa o scambiata in linea con il fair value.
I titoli che scambiano con forti sconti rispetto al loro fair value ricevono le valutazioni più alte (4 o 5 stelle), mentre i titoli che scambiano con forti premi rispetto al loro fair value ricevono valutazioni più basse (1 o 2 stelle). Un rating di 3 stelle significa che il prezzo attuale del titolo è vicino alla stima del fair value dell’analista.
5 stelle (★★★★★): La nostra analisi indica che l’attuale prezzo di mercato rappresenta una prospettiva eccessivamente pessimistica, che limita il rischio di ribasso e massimizza il potenziale di rialzo in un arco temporale pluriennale.
4 stelle (★★★★): Riteniamo probabile un apprezzamento superiore a un equo rendimento corretto per il rischio in un orizzonte temporale pluriennale.
3 stelle (★★★★★): riteniamo probabile che gli investitori ricevano un equo rendimento corretto per il rischio (circa il costo del capitale).
2 stelle (★★★): riteniamo improbabile che gli investitori ricavano un equo rendimento corretto per il rischio.
1 stella (★): riteniamo che vi sia un’elevata probabilità di ottenere rendimenti corretti per il rischio indesiderati rispetto all’attuale prezzo di mercato su un orizzonte temporale pluriennale. La nostra analisi indica che il mercato sta valutando una prospettiva eccessivamente ottimistica, che limita il potenziale di rialzo e lascia l’investitore esposto a perdite del capitale.
L'autore o gli autori non possiedono posizioni nei titoli menzionati in questo articolo. Leggi la policy editoriale di Morningstar.
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