Dopo la trimestrale, aumenta il fair value di Leonardo

Utili in crescita grazie all’incremento degli ordini e delle esportazioni. Il fair value sale a EUR 62,60.

Loredana Muharremi 12/05/2025 | 15:30
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The Leonardo logo is seen over a Aermacchi M-346 FA Fighter Attack Aircraft.

Leonardo ha pubblicato i risultati del primo trimestre 2025 lo scorso 8 maggio.

Metriche chiave di Morningstar per Leonardo


Leonardo LDO ha registrato risultati solidi nel primo trimestre del 2025, sostenuti dall’accelerazione degli ordini, dall’espansione dei margini e dal miglioramento della generazione di cassa. Gli ordini del gruppo sono aumentati del 20,6% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente, raggiungendo un portafoglio ordini record di EUR 46 miliardi, con un buon rapporto ordini/fatturato di 1,7 volte. Il fatturato è aumentato del 14,9%, raggiungendo EUR 4,2 miliardi grazie alla forte performance dell’elettronica per la difesa, degli elicotteri e degli aerei.

L’EBITDA è salito del 17,9% a EUR 211 milioni, con un miglioramento del return on sales al 5,1%. Il free cash flow ha virato in positivo ed è stato pari a EUR 580 milioni. L’indebitamento netto è sceso a EUR 2,1 miliardi grazie al ricavato della vendita del business UAS, che ha inoltre portato all’upgrade del rating da parte di S&P e Moody’s. Il management ha confermato la guidance per l’intero 2025.

La stima degli analisti

Alziamo la nostra stima del fair value di Leonardo a EUR 62,60, da EUR 42,40 per riflettere una traiettoria di ricavi strutturalmente più elevata, guidata dall’espansione della capacità produttiva, dallo slancio delle esportazioni e dal miglioramento della quota di programmi nazionali. Mentre il piano industriale dell’azienda del marzo 2025 prevedeva un fatturato di circa EUR 24 miliardi entro il 2029, il management ha reso noto durante la presentazione dei conti del primo trimestre che è in corso un piano separato di aumento della capacità produttiva, avviato a fine marzo, e che non è stato ancora incorporato nelle attuali guidance.

L’iniziativa mira a un aumento della produzione del 40%-60% delle divisioni principali, come gli elicotteri e l’elettronica per la difesa, con indicazioni aggiuntive che seguiranno a luglio. Il piano è una risposta diretta alle prospettive geopolitiche, con l’aumento dei bilanci europei per la difesa, l’accelerazione degli approvvigionamenti della NATO e la crescente visibilità delle esportazioni che richiedono una conversione più rapida del portafoglio ordini. Ora prevediamo che il fatturato del gruppo raggiunga EUR 29 miliardi entro il 2029, incorporando l’incremento delle esportazioni derivante dalle joint venture e un maggiore tasso di acquisizione degli investimenti nel settore della difesa in Italia.


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Info autore

Loredana Muharremi  è analista azionaria di Morningstar.

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