4 titoli sottovalutati nel settore delle utility europee

Nonostante il rally degli ultimi tre mesi, non mancano le occasioni di investimento nel settore dei servizi di pubblica utilità.

Francesco Lavecchia 26/09/2024 | 11:26
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utility

Sovraperformanti e a sconto: ecco come si presentano le utility europee alla fine del terzo trimestre. Nonostante negli ultimi tre mesi il comparto abbia guadagnato più dell’8% (in euro al 24 settembre 2024), facendo meglio del mercato azionario della regione di ben 8 punti percentuali, la metà delle utility europee coperte dalla ricerca di Morningstar sono scambiate a un tasso di sconto di circa il 10%.   

 

 

Cosa ha spinto il rally delle utility?

A spingere al rialzo le quotazioni dei titoli europei del settore, secondo Tancrede Fulop, analista azionario di Morningstar, sono state sia variabili interne al mercato dell’energia, che fattori esogeni: “Da una parte, la stabilità dei prezzi del gas durante il terzo trimestre è stata importante. Primo, perché ha mantenuto un livello che è più alto del 10% rispetto a inizio anno. Secondo, perché i prezzi del gas sono fortemente correlati a quelli dell’energia elettrica e dunque la loro tenuta su livelli alti è una buona notizia per tutto il comparto utility. Questo contesto favorevole del mercato dell’energia, infatti, si è tradotto in un miglioramento delle guidance da parte delle aziende”, scrive Fulop nel suo ultimo report pubblicato lo scorso 17 settembre. “Un altro fattore importante è stato l’allargamento di 20 punti base del differenziale tra il dividend yield medio delle utility europee e la media dei rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni dei principali paesi europei, cosa che ha reso più attraenti i titoli azionari del comparto”.

Perché le valutazioni delle utility restano interessanti

Le utility europee continuano a essere interessanti sia per il buon margine di apprezzamento delle loro azioni che per il rendimento offerto dalle loro cedole: “Riteniamo che il settore sia ancora sottovalutato, dato che circa la metà dei titoli coperti dalla nostra analisi è scambiato con un rapporto Prezzo/Fair value di 0,92. In prospettiva ci aspettiamo che il gap tra i corsi azionari e le nostre valutazioni vada a restringersi ulteriormente, complice il taglio dei tassi di interesse da parte della BCE. Questo è un elemento importante per le valutazioni delle aziende del settore, dato l’elevato livello della loro leva finanziaria. Al potenziale guadagno in conto capitale, poi, si aggiunge anche un dividend yield medio delle azioni del comparto pari al 4,8%”, aggiunge Fulop nel suo report.

Guardando alle valutazioni delle utility europee, si potrebbe dire che rispetto a qualche mese fa sono diventate più omogenee, ma la differenza in ottica di stock picking la fa la qualità dei business: “Nel corso del terzo trimestre le differenze in termini di valutazioni tra le aziende attive nell’industria delle rinnovabili e le utility diversificate si sono azzerate. Tuttavia, Orsted (ORSTED) è la nostra migliore idea di investimento nel segmento delle rinnovabili, mentre SSE (SSE) è tra le nostre preferite in quello delle utility diversificate”, scrive Fulop. “Orsted ha avuto successo nelle aste britanniche per le energie rinnovabili e questo dovrebbe facilitarla nella dismissione di Hornsea 3, migliorando il suo profilo rischio/rendimento. SSE, invece, ha un portafoglio di attività molto interessante”.

Ecco un'analisi più approfondita delle scelte di Morningstar all’interno del settore utility.

E.On (EOAN)

“E.On è ben posizionata per beneficiare della crescita degli investimenti nelle reti elettriche in tutta Europa. Inoltre, gli utili derivanti dalle reti tedesche (pari al 70% del business delle reti elettriche dell’azienda) sono in crescita in seguito al miglioramento dell’efficienza derivante dagli interventi di standardizzazione, digitalizzazione e automazione.

“Grazie alla solidità del suo bilancio, E.On sarà in grado di finanziare i suoi elevati investimenti e la crescita dei dividendi. La nostra stima del fair value pari a 16 euro indica un potenziale apprezzamento del 16% rispetto alla chiusura del 24 settembre scorso”.

ORSTED (ORSTED)

“Dopo un annus horribilis nel 2023, a causa delle massicce svalutazioni dei progetti statunitensi, vediamo al momento un limitato rischio di ribasso per il titolo Orsted. L'azienda è risultata la principale vincitrice delle aste per le energie rinnovabili del Regno Unito del 2024, nelle quali si è assicurata un prezzo più alto per una buona parte del suo gigantesco progetto Hornsea 3. Questo dovrebbe facilitare la vendita di una quota di di quest'ultimo che è fondamentale per finanziare i futuri investimenti del gruppo ed evitare un'emissione di nuovo debito o un aumento di capitale.

“Non crediamo che l’esito delle prossime elezioni negli USA possa avere delle ripercussioni sull’azienda: una vittoria della vicepresidente Kamala Harris rassicurerebbe gli investitori, ma anche nel caso in cui fosse Donald Trump ad avere la meglio, questo non avrebbe un impatto significativamente negativo, poiché i progetti in costruzione sono già coperti da un fondo di garanzia”.

Veolia (VIE)

“Il mercato non apprezzare la trasformazione che Veolia ha avuto negli ultimi anni, nei quali ha aumentato la sua dipendenza da attività di alta qualità come la gestione dei rifiuti e la tecnologia dell'acqua. Questo nuovo mix di attività, che dovrebbe garantirle rendimenti più elevati e costanti nel tempo, ci ha spinto ad alzare il Morningstar Economic Moat Rating da Assente a Medio.

“Inoltre, il mercato non sta valutando adeguatamente il potenziale di guadagno a lungo termine dell’azienda, che è ancorato al piano GreenUp 2024-27 reso noto lo scorso marzo. Riteniamo che questo piano sottovaluti il potenziale di guadagno di Veolia per il 2027 e la nostra stima dell'utile netto per il 2027 è del 6% superiore a quella dell’azienda”.

SSE (SSE)

“SSE ha un business mix interessante: vanta un’importante pipeline di progetti per le energie rinnovabili nel Regno Unito che aumenterà gli utili nel medio termine. I suoi impianti CCGT (Centrali termoelettriche a ciclo combinato) assolvono a una funzione di copertura contro le cattive condizioni del business delle energie rinnovabili. Inoltre, beneficia del fatto che le tariffe per il trasporto dell'energia attraverso le sue reti sono indicizzate all'inflazione”.  

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
E.ON SE12,68 EUR-1,78Rating
Orsted AS443,40 DKK6,00Rating
SSE PLC1.822,50 GBX-0,84Rating
Veolia Environnement SA29,17 EUR-0,75Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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