Le trimestrali infiammano Piazza Affari

Unicredit, Stm e i petroliferi aprono le porte alla stagione dei conti del terzo trimestre 2023. Ma le date da segnarsi in rosso sono quelle dei big più legati all’andamento dell’economia e dei consumi tra cui Enel, Leonardo e Stellantis.

Fabrizio Guidoni 24/10/2023 | 10:51
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piazza affari

Ci siamo: a Piazza Affari la stagione delle trimestrali, la terza per quanto riguarda i conti del 2023, è ormai entrata nel vivo. Unicredit, Eni e Stmicroelectronics sono tra i primi pesi massimi a rilasciare i conti in questi giorni. Ma il menù dell’annuncio utili in salsa tricolore è ancora ricco di appuntamenti importanti che potrebbero avere impatto rilevante sull’andamento dei prezzi sui listini di Borsa Italiana.

 

 

L'antipasto dolce-amaro

In attesa di avere tutti i numeri dei big bancari, per ora tra le poche società ad avere diffuso i conti in Italia si registrano esiti divergenti, anche se la stagione negli Stati Uniti appare nel complesso più positiva delle attese. Uno dei casi più emblematici a Piazza Affari coinvolge due nomi importanti del “lusso indossato”. Ferragamo e Cucinelli hanno reagito nella seduta del 20 ottobre in modo opposto dopo aver diffuso i conti trimestrali, con il primo colpito in maniera rilevante dalle vendite mentre il secondo è balzato in avanti di oltre il 4%.

Le attese positive

Su diversi titoli gli analisti si sono già sbilanciati nel dire di attendersi numeri in crescita. Su A2A, i cui risultati saranno pubblicati il prossimo 14 novembre, gli esperti di Websim scrivono: "Ci attendiamo un quarter solido, caratterizzato ancora da margini molto forti nella Generazione e Mercato, a conferma dei trend evidenziati nel primo semestre del 2023". Attenzione però. L'ottimismo sui conti in arrivo non è sufficiente a fare cambiar l'idea agli esperti che confermano il giudizio "neutrale" sul titolo con target price 1,80 euro. Altro titolo che si avvicina all'appuntamento con i conti trimestrali, nel suo caso fissato per il 7 novembre, è Recordati. A spingere l'ottimismo sono gli analisti di Mediobanca secondo cui il big italiano del settore farmaceutico riporterà ricavi per 501 milioni di euro, per un incremento su base annua del 3%, grazie alla "ancora robusta" crescita organica e nonostante un contributo negativo di circa il 6% dei tassi di cambio. L'utile netto previsto da Mediobanca, che sulla società hanno un rating “outperform” è di circa 115 mln, portando il risultato per i primi 9 mesi dell'anno a circa 402 mln, che comporterebbe un brillante +13% anno su anno.

Date da segnare in rosso

Mentre le banche occuperanno la scena delle trimestrali tra fine ottobre e inizio novembre, sarà proprio l’arrivo di novembre a portare con sé alcuni degli appuntamenti più importanti per le blue chip più legate all’andamento dei consumi e soprattutto dell’economia italiana e mondiale, in fibrillazione negli ultimi mesi di fronte alle manovre restrittive in termini di politica monetaria da parte delle banche centrali come Bce e Fed. Ecco alcuni appuntamenti da non perdere: Stellantis sarà sotto i riflettori il giorno 31 ottobre, seguita poi da Ferrari il 2 novembre. Per Enel il momento della verità è fissato per il 7 novembre mentre tra gli industriali la data clou è il 9 novembre quando saranno diffusi numeri di Leonardo e Pirelli. Attenzione poi ai conti di Tim, non tanto per i numeri quanto per le indicazioni che potrebbero emergere sul futuro della società: in questo caso la data da segnare in rosso è l’8 novembre.

 

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
A2A SpA1,79 EUR-0,06
Brunello Cucinelli SpA97,10 EUR2,64
Enel SpA6,13 EUR1,16Rating
Eni SpA15,26 EUR0,04Rating
Ferrari NV394,50 EUR2,15Rating
Leonardo SpA Az nom Post raggruppamento21,76 EUR1,59Rating
Pirelli & C SpA Ordinary Shares5,98 EUR0,67
Recordati SpA Az nom Post raggruppamento49,10 EUR0,61
Salvatore Ferragamo SpA9,52 EUR4,44Rating
Stellantis NV23,05 EUR0,68Rating
STMicroelectronics NV38,68 EUR-2,39
Telecom Italia SpA0,22 EUR0,09Rating
UniCredit SpA35,48 EUR2,00Rating

Info autore

Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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