Tematici: massimo 15% del portafoglio e almeno 3 temi

Luis Berruga, CEO di Global X: le strategie tematiche devono essere affrontate con un’ottica di lungo periodo, devono essere diversificate e non occupare una parte troppo importante dell’allocazione totale. Il futuro è dei veicoli elettrici e delle energie rinnovabili. E annuncia l’apertura dell’ufficio italiano.

Valerio Baselli 21/11/2022 | 09:15
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Valerio Baselli: Buongiorno e benvenuti. Il mercato globale dei fondi tematici si è espanso rapidamente negli ultimi anni, poiché la maggior parte di essi è riuscita a catturare l'immaginazione degli investitori. Nel 2022, tuttavia, anche le strategie tematiche hanno sofferto e gli investitori si chiedono quale sia il futuro di questo tipo di investimenti.

Per parlarne, oggi sono in compagnia di Luis Berruga, CEO di Global X ETFs.

Luis, lo scoppio della pandemia di Covid-19 ha rappresentato un punto di svolta per i fondi tematici, segnando un’accelerazione nel loro sviluppo. Ultimamente i tematici sono stati sotto pressione, così come praticamente tutte le asset class. Ma, guardando al futuro, gli effetti della guerra in Ucraina, il cambiamento delle politiche monetarie e la possibile recessione porteranno a una nuova fase? Magari una fase negativa?

Luis Berruga: La realtà è che stiamo vedendo molto volatilità sui mercati. Abbiamo fattori geopolitici che derivano dalla situazione tra Russia e Ucraina o tra Cina e Stati Uniti, alta inflazione, problemi con la catena di approvvigionamento, e più recentemente la crisi energetica, particolarmente in Europa come diretta conseguenza del conflitto in Ucraina. Tutto questo mette i mercati sotto pressione. Detto questo, Valerio, abbiamo sempre più conversazioni con clienti che guardano all’investimento tematico come un’opportunità molto attraente agli attuali livelli di valutazione; più specificatamente, sempre legato al discorso Russia-Ucraina, abbiamo molti riscontri riguardo alla cyber security, all’energia nucleare e all’uranio.

Baselli: Questi fondi coprono una varietà di tematiche. L'innovazione tecnologica è stato uno dei temi più popolari tra gli investitori negli ultimi anni. Crede che continuerà così o vede un altro tema che potrebbe dominare gli anni a venire?

Berruga: Sinceramente, credo molto nell’idea della transizione energetica. Sarà un tema chiave di cui parleremo molto nel futuro prossimo. Se guardiamo agli obiettivi ufficiali della lotta contro il cambiamento climatico, le nostre stime indicano che gli investimenti nelle aziende coinvolte dovrebbero attestarsi intorno ai 130 mila miliardi di dollari da qui al 2050. Ci aspettiamo importanti flussi di capitale verso società attive nel settore dell’energia rinnovabile o nel cleantech.

Più specificatamente, un tema su cui siamo molto interessati e abbiamo molti riscontri con i clienti è quello che veicoli elettrici, per diverse ragioni: innanzitutto, ci aspettiamo degli aiuti importanti da parte dei governi per spingere la transizione, i costi delle batterie al litio e quindi anche dei veicoli elettrici stanno scendendo, e anche le infrastrutture necessarie a un’adozione di massa stanno continuando a migliorare. E se pensiamo a dove siamo ora all’interno del ciclo di adozione di veicoli elettrici, ci troviamo ancora in una fase iniziale: nel 2021 le vendite di auto elettriche sono raddoppiate, eppure hanno rappresentato solo il 9% delle vendite totali. Quindi, crediamo ci sia ancora molto potenziale di crescita.

Baselli: Come è stato detto, i mercati sono volatili e questo tipo di strategie sono anch’esse molto volatili. Lo abbiamo visto ad esempio qualche settimana fa negli Stati Uniti, con la decisione di Joe Biden di graziare migliaia di persone condannate per possesso di marijuana ai sensi della legge federale; una mossa che è stata interpretata come un passo verso la depenalizzazione, il che ha immediatamente spinto i titoli legati al business della cannabis. Infatti, alcuni ETF esposti al settore della cannabis hanno guadagnato più del 30% in poche ore, per poi perdere la maggior parte dei guadagni nei giorni successivi. Alla luce di ciò, come dovrebbero utilizzare queste strategie gli investitori? Quali sono i rischi?

Berruga: Ottima domanda, Valerio. Credo sia molto importante educaregli investitori all’uso corretto di strategie tematiche all’interno del loro portafoglio. Ci sono diversi punti: primo, quelle tematiche sono strategie a lungo termine, proprio per le ragioni che hai sottolineato. Sono più volatili del mercato in senso ampio, quindi avere un orizzonte di lungo periodo è fondamentale. Secondo, raccomanderei agli investitori di allocare tra il 5 e il 15% del loro portafoglio a strategie tematiche – proprio a causa della loro volatilità intrinseca – senza dimenticare la diversificazione, un concetto che deve essere applicato in ogni contesto. Perciò suggerisco di spalmare questo 5-15% del portafoglio su 3-5 diverse tematiche, in modo da ridurre il rischio idiosincratico.

Baselli: Per chiudere, l’Europa è il più grande mercato per i fondi tematici, anche se rispetto agli Stati Uniti l'investimento tematico è più una storia di gestione attiva qui in Europa. Quali sono i vostri piani e le vostre prospettive per il mercato europeo?

Berruga: Siamo molto ottimisti sul mercato europeo. È il secondo più grande mercato ETF al mondo e sta crescendo molto rapidamente, lo abbiamo visto nel 2021, quando gli asset sono cresciuti più del 25%, anche se molto era dovuto all’effetto mercato, abbiamo visto importanti flussi. E forse ancora più importante, la transizione che abbiamo visto negli Stati Uniti dai fondi comuni tradizionali agli ETF nell’ultimo decennio sta ora avvenendo molto velocemente in Europa.

Quest’anno abbiamo visto circa 50 miliardi di flussi verso gli ETF, mentre i fondi comuni tradizionali hanno visto 130 miliardi di deflussi nello stesso periodo. Quindi, è una tendenza molto potente e credo che continuerà per un po’.

E più nello specifico, siamo molto ottimisti sul mercato italiano, abbiamo molti contatti coi clienti italiani, i quali vedono le opportunità nelle strategie tematiche, lavoriamo per servire il mercato italiano e se tutto andrà bene apriremo il nostro primo ufficio in Italia nel primo trimestre del 2023.

Baselli: Ci vedremo presto allora! Grazie ancora a Luis Berruga. Per Morningstar, Valerio Baselli, grazie per l’attenzione.  

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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