Quanto è stabile il debito dell’Unione europea?

DBRS Morningstar ha recentemente confermato il rating di AAA per le emissioni dell’Unione europea, ma ha sottolineato come la coesione politica, la solidità economica e finanziaria dei paesi cardine siano i tre fattori chiave da monitorare per chi investe in questi titoli.

Francesco Lavecchia 16/05/2022 | 09:36
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unione europea

Da dove arrivano le minacce per chi investe nel debito dell’Unione europea? Gli analisti di DBRS Morningstar individuano tre fattori di rischio: la tenuta politica dell’istituzione, la solidità del debito dei paesi cardine che ne fanno parte e, strettamente legata a quest’ultima, la stabilità economica della regione.

DBRS Morningstar ha recentemente confermato il rating di AAA sul debito dell’Unione europea con un trend rating stabile, ma nel caso in cui uno o più di questi fattori di rischio dovessero concretizzarsi il rating dell’Ue potrebbe subire un downgrade. Se poi questo declassamento fosse così severo da far scendere il merito creditizio sotto la soglia di investment grade, allora i grandi investitori sarebbero costretti a effettuare una vendita forzata dei loro titoli in portafoglio e questo si tradurrebbe in una forte riduzione del prezzo di mercato delle emissioni dell’Ue.

Rischio politico
Ma analizziamo singolarmente i tre fattori di rischio iniziando da quello politico. Negli ultimi anni gli Stati membri hanno costantemente dimostrato la loro volontà a sostenere le funzioni chiave dell'Unione europea attraverso diversi meccanismi di sostegno finanziario che sono stati utilizzati in risposta agli shock di natura economica e sanitaria, nonché attraverso fondi che i membri dell'Ue forniscono al bilancio dell'istituzione. L'impegno è stato ulteriormente rafforzato dai programmi SURE (strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in emergenza), diretto a consentire all'Unione di concedere assistenza finanziaria per un importo fino a 100 miliardi di euro in forma di prestiti agli Stati membri per contrastare le conseguenze economiche e sociali della pandemia di Coronavirus sul loro territorio, e NGEU (next generation EU), il maxi piano settennale di rilancio delle economie europee. Inoltre, i paesi membri hanno dimostrato di saper far fronte unico nell'imporre sanzioni alla Russia e DBRS Morningstar non esclude nuove iniziative per mitigare il probabile impatto delle conseguenze della guerra sulle diverse economie. “Nuove sfide, tra cui il miglioramento dell'indipendenza energetica del blocco, l’introduzione di una strategia per una difesa comune e la gestione del grande afflusso di rifugiati ucraini metteranno alla prova ancora una volta la coesione tra i membri dell'Ue. Tuttavia, l'Unione ha rafforzato nel tempo la sua capacità di rispondere a shock senza precedenti”, dice Carlo Capuano, Vice President Global Sovereign Ratings di DBRS Morningstar.

Non dobbiamo dimenticare però quello che succedeva circa 10 anni fa, con la crisi del debito governativo, le misure di austerity, i tagli dei rating ai debiti sovrani, i rischi di collasso di Grecia, Portogallo e Spagna e la nascita di un forte sentimento antieuropeista culminato con il referendum sulla Brexit nel Regno Unito e con la forte crescita dei consensi dei partiti populisti in tutta Europa. Questo periodo sembra ora alle spalle, ma non è da escludere che un drastico peggioramento del quadro economico o il rischio di un’estensione del conflitto al resto della regione potrebbe minare la coesione politica dell’Unione.

Occhio alla stabilità finanziaria dei paesi cardine
Il rating di AAA sul debito dell'Ue si basa sull'affidabilità creditizia dei suoi principali Stati membri (Germania, Francia, Spagna e Italia) e sul loro impegno individuale e congiunto a sostenere l'Unione e a garantire che essa sia in ogni momento sufficientemente finanziata. Sebbene Germania, Francia, Italia e Spagna detengano ciascuna una notevole influenza, gli analisti di DBRS Morningstar giudicano positivamente il fatto che la Ue non abbia un solo Stato membro dominante e che il processo decisionale richieda il contributo di altri membri e dipenda in gran parte dal raggiungimento del consenso. Inoltre, tutti e quattro i principali Stati membri beneficiano di economie ampie e diversificate. Detto questo, però, il forte downgrade del merito creditizio di Germania (AAA, trend stabile) o Francia (AA alto, trend stabile), che insieme finanziano oltre il 40% del bilancio dell’Unione, avrebbe delle forti ripercussioni sul merito creditizio dell’Ue.

Cosa può minare l’economia della regione?
Questo ci porta al rischio legato alla stabilità economica della regione. Le previsioni di DBRS Morningstar indicano una crescita lenta della regione nel breve termine. “Il conflitto in Ucraina sta colpendo l'economia del Vecchio continente attraverso tre canali principali: l’indebolimento della fiducia di imprese e consumatori, l’elevata inflazione e le limitazioni al commercio internazionale”, dice Adriana Alvarado analista di DBRS Morningstar. “L'inflazione della regione dovrebbe rimanere elevata più a lungo di quanto previsto inizialmente e questo a causa dell’aumento del prezzo dell’energia, spinto anche dal tentativo dei paesi dell’Ue di emanciparsi dal gas russo, e dai problemi di approvvigionamento delle materie prime. Tuttavia, le vere minacce di lungo termine sono rappresentate dalle tensioni geopolitiche, in particolare dall’allargamento del conflitto al resto dell’Europa, e da possibili nuove ondate di Coronavirus che comporterebbero nuove restrizioni alla circolazione delle persone e nuove interruzioni nelle forniture”.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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