Amazon annuncia lo split azionario: cosa significa?

Il gigante delle consegne si aggiunge ad Alphabet, Apple e Tesla nell’operazione di frazionamento delle azioni. Ecco come funziona.

Ruth Saldanha 10/03/2022 | 00:29
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amazon

Amazon.com ha appena annunciato i piani per un frazionamento azionario (stock split, in inglese) con un rapporto di 20 a 1, che se approvato dagli azionisti, sarà effettivo dal 6 giugno. Ciò significa che per ogni azione di Amazon che si possiede, si ottengono 19 azioni aggiuntive.

Questa non è la prima volta che Amazon divide le sue azioni. La società ha effettuato uno split con un rapporto 2 a 1 nel 1998 e nel 1999, un’altra divisione sempre nel 1999 (3 a 1).

Amazon non è il solo grande nome della tecnologia e delle società di consumo che fa questo tipo di operazioni. A febbraio, anche Alphabet, la società che controlla Google, ha annunciato piani per un frazionamento azionario 20 a 1. Nel 2020, sia Apple che Tesla (TSLA) hanno annunciato dei frazionamenti di azioni.

Come funziona
Un frazionamento azionario è esattamente quello che dice la definizione. Una azione viene divisa, o suddivisa, in più titoli. Ma non c’è da preoccuparsi. Il valore delle partecipazioni è lo stesso, solo in porzioni più piccole.

Si può immaginare una barretta di cioccolato fondente che viene suddivisa in più pezzetti. Si ha sempre la stessa quantità di cioccolato, solo in segmenti più piccoli.

In un frazionamento azionario, è molto importante ricordare che anche il prezzo dell'azione viene ridotto. Ad esempio, se il consiglio di amministrazione di una società annuncia una divisione 2 a 1, si riceverà un'azione extra per ogni titolo posseduto, ma il prezzo dell'azione verrà dimezzato. Nel caso di divisione 2 a 1, se si ha un'azione della Società X a 10 dollari per azione, con lo split si avranno due titoli dell’azienda a 5 dollari per azione.

Ciò non significa che il titolo costi meno. I fondamentali della società e il prezzo delle azioni non cambiano. Rimanendo all’esempio della barretta di cioccolato, dopo averla rotta in pezzetti, si hanno scaglie più piccole, non una maggiore quantità di cioccolato.

Perché fare uno split?
Perché le aziende annunciano i frazionamenti azionari? Sono un modo per le società di aumentare la propria liquidità .

Più liquidità significa maggiore facilità per gli investitori di acquistare o vendere azioni in Borsa. Più basso è l'importo in dollari di ciascuna azione, minore è il numero di azioni necessarie, anche al più piccolo investitore, per acquistare o vendere quell'azione.

Nella maggior parte dei casi, i frazionamenti azionari vengono effettuati dalle società quando il prezzo delle azioni è aumentato in modo significativo, in particolare rispetto a quello delle società quotate concorrenti. Se il prezzo delle azioni diventa più accessibile anche ai piccoli investitori si può ragionevolmente presumere che ce ne saranno di più e, quindi, anche la liquidità complessiva del titolo aumenterà.

Ma bisogna ricordare pure un’altra cosa: anche se il numero di azioni in circolazione cambia e  il prezzo di ciascuna azione si trasforma, la capitalizzazione di mercato complessiva dell'azienda rimane la stessa. Il valore della società non aumenta quando si verifica uno split.

Si prenda il caso di Alphabet. Ha chiuso la seduta di martedì 1 febbraio a 2.572,88 dollari. Molti investitori non sarebbero stati in grado di acquistare Alphabet, perché non hanno 2.500 dollari per comprare un’azione della società. Con il frazionamento delle azioni avvenuto entro la chiusura di quel giorno, il costo di ciascuna azione è passato da 2.572,88 a 128,64 dollari e ogni detentore ha ottenuto 19 azioni aggiuntive per ogni azione posseduta. Un prezzo delle azioni di 128 dollari è molto più abbordabile.

Questo è particolarmente vero ora che sempre più investitori hanno accesso a piattaforme di trading a basso costo. L'acquisto e la vendita di azioni adesso è più facile che mai e per molti investitori queste divisioni potrebbero essere l’occasione di acquistare società che seguono da tempo.

“Quando osserviamo una società come Apple e guardiamo il valore di un investimento subito dopo un frazionamento azionario, non cambia la ricchezza dell’investitore. Quello che si nota sono differenze nel volume degli scambi del titolo che potrebbero essere legate al flusso di notizie", dice Ian Tam, direttore della Investment Research di Morningstar Canada. "Per gli investitori a lungo termine, un frazionamento azionario non influisce sul valore fondamentale dell'azienda o sulla ricchezza in che si trovano in tasca".

La società cambia?
Per niente. I frazionamenti azionari non alterano in alcun modo i fondamentali della società, a parte gli aumenti di prezzo a breve termine descritti sopra.

Il frazionamento inverso
L'opposto è il raggruppamento di azioni (reverse stock split).

In questo caso la società divide il numero di azioni possedute dagli investitori, anziché moltiplicarle. Di conseguenza, il prezzo delle azioni aumenta.

Ad esempio, se si possiedono 10 azioni della Società X a 10 dollari l’una e la società annuncia un frazionamento inverso 1 a 2, si arriverà a  possedere cinque azioni a 20 dollari per azione. Di solito, i raggruppamenti sono annunciati da società che hanno prezzi delle azioni bassi e vogliono aumentarli, spesso per evitare di essere cancellati dalla quotazione.

Si potrebbe pensare che i raggruppamenti di azioni siano cattive notizie per l'azienda, ma non è sempre così. Uno degli esempi più famosi di frazionamento azionario inverso è Citigroup. Il prezzo delle sue azioni è sceso a meno di 10 dollari durante la crisi finanziaria globale del 2008 e non è più risalito. Nel 2011 il consiglio di amministrazione della banca ha deciso di fare una divisione inversa (1 a 10). La divisione ha portato il prezzo da 4,50 dollari per azione a 45 dollari. La società - e le azioni - sono sopravvissute e ora vengono scambiate a circa 55 dollari per azione (al 9 marzo).

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Alphabet Inc Class A156,28 USD1,42Rating
Apple Inc165,84 USD0,51Rating
Tesla Inc142,05 USD-3,40Rating

Info autore

Ruth Saldanha

Ruth Saldanha  è senior editor di Morningstar.ca

 
 

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