Perché Julius Baer è scambiata a sconto

Secondo gli analisti di Morningstar il mercato non tiene conto delle caratteristiche del modello di business dell’asset manager e della sua elevata redditività.

Francesco Lavecchia 30/11/2021 | 10:14
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idee di investimento

Nell’ultimo mese le azioni dell’asset manager svizzero Julius Baer hanno perso il 12% (in euro al 26 novembre 2021) e ora sono scontate del 17% rispetto al fair value di 69 franchi svizzeri (report aggiornato al 23 novembre 2021).

Il titolo ha pagato in Borsa la delusione del mercato per le statistiche relative ai primi 10 mesi dell’anno pubblicate dalla società, ma secondo gli analisti di Morningstar la reazione è stata esagerata e non tiene conto di alcune caratteristiche del business di Julius Baer.

“Il gruppo elvetico ha annunciato una contrazione dei margini di profitto, ma quello di cui il mercato non tiene conto è che la componente ricorrente delle commissioni riscosse è rimasta stabile. A calare sono state quelle legate alle attività di intermediazione, che per loro natura tendono ad essere volatili. Ad ogni modo rimaniamo fiduciosi che l'azienda possa chiudere il 2021 con un utile netto di un miliardo di franchi, che rappresenterebbe una crescita del 47% su base annua, e confermiamo la nostra stima del fair value”, dice Johann Scholtz, analista azionario di Morningstar.

Ci sono anche altri elementi da tenere in considerazione quando si valuta Julius Baer: grazie all’elevata redditività e alla bassa intensità di capitale del suo business, l’azienda riesce a generare flussi di cassa generosi, ha annunciato l’intenzione di voler distribuire il 40% degli utili prodotti nel 2021 e si è anche impegnata a finalizzare un piano buyback per 450 milioni di franchi. Gli analisti stimano che quest’anno la società distribuirà circa l’85% dei suoi profitti tra pagamento di cedola e riacquisto di azioni proprie e si aspettano che anche nei prossimi anni possa mantenere questo livello.

“Julius Baer è attualmente scambiata a prezzi pari a 11 volte gli utili attesi per il 2021 e il 2022 in base alle nostre stime, una valutazione non eccessiva per un’azienda con un Moat elevato e che promette di mantenere una redditività del capitale superiore al 25% per i prossimi 10 anni”, conclude Scholtz.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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