ETF, i migliori e i peggiori di ottobre

Bitcoin, Ethereum, Litecoin e settore delle energie pulite sono stati i vincitori del mese. Male invece il gas naturale, l’equity del Brasile e l’indice Vix.

Valerio Baselli 05/11/2021 | 11:45
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Secondo i dati Morningstar, a ottobre, tra il miglior Exchange traded product (in termini di rendimento) e il peggiore ci sono oltre 59 punti percentuali (prendendo in considerazione quelli registrati alla vendita in Italia ed escludendo i replicanti strutturati, cioè a leva o inversi).

Questi strumenti, essendo prodotti puramente passivi, riflettono nei loro movimenti l’evoluzione dei mercati, senza che la performance venga distorta dalle scelte (buone o cattive) di un gestore attivo.

I Top
La Top 10 di ottobre dei fondi passivi quotati in Borsa, cioè gli Exchange traded products (ETP), vede il ritorno delle criptomonete ai primi posti della classifica. In particolare Ethereum, Bitcoin e Litecoin.

In particolare, sulla scia dell’implementazione di Altair (un aggiornamento tecnologico alla Beacon Chain di Ethereum che ha reso la rete più veloce, sicura e protetta), Ethereum ha toccato un nuovo massimo storico a fine ottobre superando i 4.400 dollari (il 4 novembre il massimo è stato aggiornato a 4.642 dollari).

Un altro evento che ha tenuto banco il mese scorso è stato il lancio negli Stati Uniti del primo ETF sul Bitcoin. La decisione della SEC ha sicuramente aiutato a spingere il corso della criptomoneta più famosa nei giorni successivi all’introduzione del replicante di ProShares, anche se difficilmente avrà un impatto al di là del brevissimo termine. Qui spieghiamo perché questo evento sia in realtà una mezza delusione.

Oltre alla valute digitali, c’è spazio nella Top 10 anche per quattro fondi esposti alle energie rinnovabili, più precisamente al settore fotovoltaico. Un tema, quello dell’energia pulita, al centro del dibattito anche grazie a un evento importante come la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP26) di Glasgow.

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E i Flop
Nella classifica dedicata ai trackers che hanno perso di più in ottobre, invece, il podio è occupato da un ETC esposto al settore dell’allevamento e altri due focalizzati sul gas naturale (tra i più performanti nel mese di settembre). Con l’avvicinarsi dell’inverno, infatti, il prezzo del natural gas è tipicamente guidato dalle previsioni meterologiche per la stagione fredda. Dopo aver toccato i massimi da sette anni, il valore del gas è sceso di oltre 9 punti percentuali in ottobre in previsione di una fine autunno più mite del previsto e una situazione relativa alle scorte americane più che tranquilla.

Recentemente intervistato da Morningstar, anche l’economista Paolo Zanghieri si aspetta un calo delle materie prime energetiche nei prossimi mesi, anche se la virata degli investitori verso le rinnovabili mette in difficoltà i produttori tradizionali.

Continua poi il momento negativo per l’equity brasiliana, scesa del 22% negli ultimi tre mesi e scivolato tra i peggiori mercati azionari domestici dell’anno (-19% nei primi dieci mesi del 2021). La più grande economia dell’America Latina paga da un lato il rallentamento della Cina, di cui è un grande partner commerciale, e dall’altro una situazione politica instabile. Quattro alti funzionari del Tesoro si sono dimessi lo scorso 21 ottobre, a seguito dell’intenzione del governo di aumentare il limite di spesa costituzionale al fine di accrescere la spesa per il welfare.

“Gli investitori internazionali hanno venduto asset brasiliani dopo che è diventata chiara la volontà del governo di creare nuovi ‘buchi’ nel tetto di spesa federale per far nascere un nuovo programma di trasferimento di denaro nella speranza di aumentare le possibilità di rielezione del presidente Jair Bolsonaro”, si legge sul The Brazilian Report.

L’analisi è stata realizzata con la piattaforma per professionisti finanziari Morningstar Direct. Clicca qui per saperne di più sulle sue funzionalità.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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