Adesso il Giappone frena

L’indice azionario del paese asiatico è finito in territorio negativo. Preoccupano il quadro macroeconomico e la campagna vaccinale che va a rilento. Radar anche sulle banche.

Marco Caprotti 26/05/2021 | 17:33
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Giappone immagine

Il Giappone inizia a tirare il freno a mano. Dopo la discreta chiusura del 2020 (+3,4% in euro) e la corsa dei primi mesi del 2021, l’indice Morningstar Japan nelle ultime quattro settimane ha fatto segnare -2,12%, portando a +1,5% la performance da inizio anno. E’ vero che l’ultimo periodo non è stato positivo per i mercati mondiali. Il paniere Global markets in un mese ha perso poco più dell’1%, ma con una crescita superiore al 10% da gennaio sta comunque lasciando al palo l’equity del Sol levante.

Indici Morningstar Japan e Global markets a confronto
indice japan
Dati in euro aggiornati al 25 maggio 2021
Fonte: Morningstar Direct

Dal punto di vista delle valutazioni di Borsa, attualmente secondo il Morningstar Global Market Barometer, l’azionario nipponico è sottovalutato del 3% rispetto al rapporto Price/Fair value (relativamente alle stock coperte dall’analisi Morningstar. Dato in yen aggiornato al 25 maggio 2021). 

Per quanto riguarda i fondi di investimento specializzati sull’azionario giapponese, si è assistito a un nuovo ribaltamento di forza dopo il sorpasso degli strumenti small/mid cap rispetto a quelli orientati alle large cap. Ora tutti e due viaggiano in territorio negativo, ma i secondi, in media, sono risuciti a contenere le perdite intorno al 2%, mentre per i primi la discesa è superiore al 3%. Questo ha riequilibrato i rapporti fra i due segmenti che, da inizio anno, viaggiano intorno a +1%.

Categorie Morningstar Japan a confronto
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Dati in euro aggiornati al 25 maggio 2021
Fonte: Morningstar Direct

Radar sulle banche
Tornando in Borsa, uno dei settori che viene osservato con attenzione è quello delle banche. “La situazione per gli istituti giapponesi è dura da anni e ci aspettiamo che rimanga tale anche in futuro”, spiega Michael Makdad, Senior Equity Analyst di Morningstar. “Il lungo periodo di deflazione ha portato a livelli costantemente bassi della domanda di prestiti”.

La buona notizia è che il livello di indebitamento delle aziende è sceso, visto che molte società hanno dato la priorità alla riduzione dei debiti esistenti piuttosto che a contrarne di nuovi per fare investimenti. “Tuttavia siamo preoccupati per un possibile aumento del costo del credito nei porssimi anni e non sappiamo quali effetti potrà avere su quelle imprese che hanno chiesto finanziamenti all’inizio del 2020, anche considerando che la pandemia potrebbe averne messe molte in difficoltà”, dice l’analista.  

Il quadro macro e il Covid
Che lo scenario macreconomico nel quale si trovano a operare le aziende nipponiche sia delicato lo dicono gli ultimi dati congiunturali. Nel primo trimestre del 2021, il Pil (Prodotto interno lordo) dell’Arcipelago è sceso dell’1,3% rispetto al trimestre precedente e del 5,1% nei confronti dello stesso periodo del 2020. In pratica il paese è tornato in fase di contrazione dopo la crescita che era stata registrata negli ultimi due trimestri del 2020, quando il governo aveva consentito a locali e attività commerciali di riaprire.

Proprio l’andamento della pandemia è un elemento che viene tenuto costantemente monitorato anche dagli operatori di Borsa. Nei primi mesi dell’anno in alcune prefetture, compresa quella di Tokyo sono state imposte pesanti restrizioni che hanno danneggiato i consumi e l’economia. Per quanto riguarda la cura al Covid, secondo i dati del Ministero della salute, lavoro e benessere giapponese a metà maggio solo il 5% della popolazione di 126 milioni di abitanti era stato vaccinato. Va detto che il paese ha iniziato la campagna a metà febbraio, molto più tardi rispetto ad altre nazioni industrializzate, anche a causa di una estrema cautela nell’approvazione dei farmaci. 

“A meno che il tasso di vaccinazione non aumenti velocemente, il Giappone probabilmente non riuscirà a raggiungere l’immunità di gregge entro il prossimo inverno, con il rischio di nuove ondate di Covid e di un ritardo al 2022 nella ripresa”, spiega  Piya Sachdeva, economista di Schroders.“La situazione potrebbe avere anche conseguenze politiche per il Primo ministro Yoshihide Suga, il cui tasso di popolarità è crollato sin dal suo insediamento, a settembre dell’anno scorso. Se il tasso di vaccinazione non migliorerà, probabilmente questo dato peggiorerà ulteriormente”.

 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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