Chi è il vincitore nel fast fashion?

La concorrenza tra i principali player del mercato è molto alta. L’analista di Morningstar, Jelena Sokolova, fa il punto sulle dinamiche in atto nel settore.

Holly Black 26/01/2021 | 11:15
Facebook Twitter LinkedIn

 

 

Holly Black: Benvenuti a Morningstar. Sono Holly Black e con me c'è Jelena Sokolova, analista azionaria di Morningstar. Ciao. 

Jelena Sokolova: Ciao, Holly. Grazie per il tuo invito.

Black: Jelena, hai analizzato l'industria del fast fashion. Quali sono i tuoi risultati?

Sokolova: Recentemente ho pubblicato un rapporto sull'abbigliamento di massa e sulle aziende  attive nel settore del cosiddetto "fast fashion" quali Asos, Inditex e H&M. Uno dei risultati principali è che le economie di scala e la velocità con cui si riesce ad arrivare sul mercato contribuiscono in modo significativo alla loro redditività. Nonostante la forza del marchio non si traduca necessariamente in una maggior potere nel determinare i prezzi di vendita, come accade invece per i brand del lusso, può essere un ottimo alleato nel creare un vantaggio di costo rispetto agli altri competitor. Ad esempio, per Inditex, i costi di marketing sono praticamente nulli se confrontati con quelle degli altri due competitor (dal 3% al 9% dei ricavi). Inoltre, da quest’analisi emerge come queste aziende siano ben posizionate per il futuro, cioè in uno scenario in cui il consumatore è molto più disposto a fare acquisti online e molto più preoccupato per le questioni ambientali e sociali.

Black: In passato, alcune aziende del settore hanno seguito la filosofia dei prezzi bassi, che potrebbe non essere la strategia migliore in base alle attuali preferenze dei consumatori. La domanda che ti faccio quindi è: il fast fashion può continuare a crescere anche nell'era digitale?

Sokolova: Sì. Penso che tutti i fattori che ho citato, ad esempio per Inditex, le economie di scala, la velocità nell’arrivare sul mercato, la forza dei marchi, creino un vantaggio anche nel commercio online. In realtà, sia H&M che Inditex hanno già un segmento online molto importante che è addirittura più grande di aziende specializzate nelle vendite sul web come Asos e Boohoo. Inoltre, sono integrate verticalmente. Perché questo è così importante? Perché tutti gli input che aziende come H&M e Inditex riescono a raccogliere online dai loro consumatori possono essere più facilmente incorporati nelle loro decisioni relative al merchandising o al design, mentre le piattaforme di commercio online come Zalando e Amazon dipendono in questo senso dai loro fornitori.

Infine, l'online non solo non diluisce i margini di profitto come nel caso di Inditex e H&M, ma se abbinato a una buona gestione della rete di negozi potrebbe addirittura aumentarli. In questa fase di transizione penso che tra 10 anni il segmento online possa superare la soglia del 45% dei ricavi per queste aziende, in forte crescita rispetto al 2019 quando la percentuale si attestava attorno al 15%.

Black: Probabilmente sempre più persone pensano che il fast fashion non sia un modello di business particolarmente sostenibile. Indossare un capo un paio di volte per poi buttarlo, infatti, non sembra funzionare molto nel mondo di oggi più sensibile alle problematiche della sostenibilità. Quindi, quali sono, in questo senso, alcune delle tue maggiori preoccupazioni su queste società? 

Sokolova: In effetti, penso che sia una questione molto importante. E i principali fattori ESG che si applicano a questo settore sono ovviamente le questioni relative al lavoro e alla catena di approvvigionamento delle forniture, nonché quelle ambientali. La nostra ricerca indica che i consumatori sono sempre più sensibili alle problematiche legate all'impatto ambientale. Tuttavia, non abbiamo dati che dimostrino che siano disposti a pagare di più per prodotti più sostenibili o che stiano effettivamente riducendo i loro acquisti in abbigliamento in risposta alle loro preoccupazioni sulla sostenibilità. Pertanto, riteniamo che i maggiori player del settore siano in grado di condividere parte dei maggiori costi di fornitura sostenibile con la loro supply chain.

Black: Con tutto questo in mente, quali sono le tue migliori scelte di investimento in questo settore?

Sokolova: Inditex è la mia miglior scelta di investimento al momento, sia per qualità del business che per valutazione. Alle attuali quotazioni di mercato è valutata con un rating di 4 stelle, dato il tasso di sconto superiore al 10% rispetto al fair value. Inoltre, vanta un Economic moat nella misura di Medio. H&M è scambiata in linea con le nostre valutazioni, mentre i titoli Zalando e Asos, che sono attivi al 100% nel canale online, sembrano al momento sopravvalutati.

Black: Jelena, grazie mille per il tuo tempo. Per Morningstar, Holly Black.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Leggi gli articoli della categoria Azioni Analisi e Strategie

Clicca qui

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Holly Black

Holly Black  is Senior Editor, Morningstar.co.uk

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures