Secondo i dati Morningstar, a novembre, tra il miglior fondo passivo (in termini di rendimento) e il peggiore ci sono circa 66 punti percentuali (prendendo in considerazione quelli registrati alla vendita in Italia ed escludendo i replicanti strutturati, cioè a leva o inversi).
Questi strumenti, essendo prodotti puramente passivi, riflettono nei loro movimenti l’evoluzione dei mercati, senza che la performance venga distorta dalle scelte (buone o cattive) di un gestore attivo.
Il mondo degli ETP
La Top 10 di novembre dei fondi passivi quotati in Borsa, cioè gli Exchange traded products (ETP), vede ben quattro replicanti esposti al settore finanziario europeo. Le banche, infatti, dopo aver vissuto nel 2020 uno dei loro periodi peggiori, hanno rimbalzato con vigore sulla scia del risultato elettorale negli Stati Uniti e soprattutto sulle buone notizie riguardo ai vaccini contro il Coronavirus, le quali portano un barlume di speranza rispetto alla crescita economica e in prospettiva anche dei tassi d’interesse. Il settore è stato inoltre influenzato da possibili operazioni di fusione, come quella tra Bper e Banco BPM.
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