In un periodo in cui la maggioranza degli asset rischiosi sta soffrendo a causa della pandemia Covid-19, l’oro continua a brillare. Da inzio anno, infatti, il metallo giallo mostra una crescita del 12% (in dollari, del 16% in euro), di gran lunga la migliore rispetto alle principali asset class globali. Il crollo del mercato azionario combinato con rendimenti reali in calo ha innescato un rimbalzo per il bene rifugio, portandolo ai massimi livelli dal 2012.
Se allarghiamo l’orizzonte temporale, nel corso degli ultimi cinque anni l’oro ha toccato il suo minimo nel dicembre del 2016, quando viaggiava intorno ai 1.048 dollari l’oncia. Da lì, tra alti e bassi, il metallo giallo ha oscillato tra i 1.200 e i 1.350 dollari l’oncia fino a fine maggio 2019, momento in cui è partito il rally: dai 1.276 dollari del 21 maggio 2019 fino ai 1.663 dollari toccati il 24 febbraio 2020, appena prima lo scoppio della crisi del Coronavirus in Occidente.
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