Salute Usa, le occasioni sono nei farmaceutici

Il settore ha corso molto nel 2019, anche se non ha tenuto il passo del resto del mercato. Le incertezze legate a possibili interventi sui prezzi dei medicinali hanno pesato sui titoli dei produttori. Anche quelli biotech.

Marco Caprotti 21/01/2020 | 10:15
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La corsa del settore Salute in Usa non è stata sufficiente per farlo uscire dal tutto dal radar degli investitori a caccia di rendimento. L’indice Morningstar Healthcare nel corso del 2019 ha guadagnato il 22% (in dollari). Un progresso che non è servito fargli superare il resto del mercato americano che, nello stesso periodo, è cresciuto del 31%.

Indice Morningstar Healthcare a confronto con il paniere US equity
farmaceutici

Dati in dollari
Fonte: Morningstar Direct

Il segmento avrebbe potuto fare meglio. “Le incertezze riguardo a possibili cambiamenti nel sistema sanitario americano sono cresciute dopo che i politici hanno iniziato a fare dichiarazioni sull’argomento con l’approssimarsi dell’anno elettorale (il 2020, Ndr)”, spiega Damien Conover, analista di Morningstar. “Le crescenti paure riguardo a possibili cambiamenti del sistema sanitario hanno aumentato le incertezze sul settore. Questo, a sua volta, ha pesato sulla performance dell’healthcare”.

L’healthcare è caro
Nonostante la corsa sia stata in qualche modo frenata, il settore è leggermente sopravvalutato. “I titoli che copriamo con la nostra ricerca trattano a un rapporto prezzo/fair value di 1,05 (dato al 31 dicembre 2019, Ndr)”, dice l’analista. “I buy non sono molti. Solo il 12% delle società che seguiamo ha un rating di 5 stelle”.

Farmaci tradizionali e biotech sono le occasioni
pharma

Fonte: Morningstar Direct

 

Dove sono le occasioni…
Il maggior numero di titoli a 4 e 5 stelle sono nel segmento dei farmaci, tradizionali e biotech. “E’ vero che i politici hanno insistito molto sui provvedimenti per limitare il controllo dei prezzi delle società produttrici, ma non ci aspettiamo trasformazioni radicali in questo ambito”, dice l’analista. “Anche se qualche tipo di cambiamento dovesse avvenire, una rivoluzione in questo campo ci sembra improbabile”.

…e i titoli più costosi
Le azioni più care sono nel segmento degli apparecchi medicali e in quello della diagnostica dove le performance, in generale, sono state forti (anche se non abbastanza da dare una spinta in più a tutto l’healthcare). “Secondo noi le valutazioni in questi due comparti presuppongono una visione un po’ troppo ottimistica dei futuri guadagni”, dice l’analista. “Probabilmente sono frutto del desiderio degli investitori di esporsi al settore Salute evitando però i produttori di farmaci”.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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