Dove c’è valore nell’azionario Asia

A dicembre Usa e Cina hanno trovato un accordo per evitare ulteriori dazi. Il 15 gennaio è attesa la prima firma per mettere fine alla guerra commerciale. Per questa ragione, secondo gli analisti di Morningstar, nel 2020 ci sono migliori prospettive di crescita per la regione.

Marco Caprotti 14/01/2020 | 11:53
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C’è ancora valore da cercare nell’azionario asiatico? La domanda nasce dopo che l’indice Morningstar Asia-Pacific negli ultimi tre mesi del 2019 (fino al 17 dicembre e in dollari) è cresciuto del 6,4%. Nell’intero anno passato il paniere ha guadagnato il 18,3%.

L’indice Morningstar Asia-Pacific nel 2019
asia-pac

Dati in dollari
Fonte: Morningstar Direct

In questa situazione il mercato asiatico composto dai titoli coperti dalla ricerca Morningstar al 17 dicembre presentava un rapporto price/fair value medio di 0,95.

Andamento prezzo/fair value dei titoli Asia coperti dalla ricerca Morningstar
prezzo

 La guerra dei dazi
“La corsa del mercato ha anticipato la possibilità del raggiungimento di un primo accordo commerciale fra gli Stati Uniti e la Cina nella guerra dei dazi”, spiega Lorraine Tan, director della equity research sull’Asia di Morningstar. “Qualsiasi impatto positivo impiegherà un po’ di tempo a far sentire i suoi effetti. In ogni caso crediamo che un accordo si trasformerà in migliori prospettive di crescita dell’Asia nel 2020”.

Il 13 gennaio è arrivata negli Usa la delegazione guidata dal vice primo ministro, Liu He, che si tratterrà fino al 15 del mese. I negoziatori dei due team stanno lavorando per la firma di un pre-accordo che comprenderà i trasferimenti di tecnologia, la proprietà intellettuale, i prodotti alimentari e agricoli, i servizi finanziari e l'espansione del commercio.

La tregua raggiunta da Washington e Pechino con la firma il 12 dicembre della cosiddetta fase uno dell’accordo ha eliminato il rischio di nuove tariffe al 15% su quasi 160 miliardi di dollari di prodotti made in China (che sarebbero dovute entrare in vigore il 15 dicembre) a cui Pechino aveva detto che avrebbe risposto con tariffe su 3.300 prodotti statunitensi.

La tregua, però, non ha eliminato le tariffe al 25% su 250 miliardi di dollari di importazioni cinesi che, ha detto il presidente Usa Donald Trump, “rimarranno come sono”, mentre verranno ridotte al 7,5% le tariffe su “molto del resto”, per un totale stimato in 120 miliardi di dollari di prodotti cinesi.

Dove cercare valore
Nel segmento dei beni di consumo ciclici, l’analista vede delle opportunità nel retail online e nelle società collegate al leisure. “Crediamo che il mercato online in Cina sia grande abbastanza per permettere l’emergere di diverse società e-commerce”, dice Tan. “La crescita del gioco a Macau e la domanda delle auto spingeranno i consumi nel medio termine”.

Cyclical consumer (in giallo) e l'indice Morningstar Asia Pacific (in blu)
beni
Dati in dollari aggiornati al 17 dicembre 2019
Fonte:
Morningstar Direct

Nel settore healthcare l’attenzione è puntata sulla Cina dove è in corso una riforma del settore sanitario. “Sono state implementate un grande numero di politiche per affrontare una miriade di problemi come la esagerata prescrizione di medicinali, l’eccessivo uso di farmaci dalla dubbia efficacia e il ritardo nell’approvazione di trattamenti all’avanguardia”, dice Tan. “Continuiamo a vedere delle opportunità in alcuni nomi della distribuzione dei farmaci”.

Healthcare (in giallo) a confronto con l’indice Morningstar Asia Pacific (in blu)
health
Dati in dollari aggiornati al 17 dicembre 2019
Fonte:
Morningstar Direct

I servizi finanziari hanno continuato con la sottoperformance vista nel corso dell’anno anche durante l’ultimo trimestre. “La crescita di lungo periodo della regione farà da driver al settore”, spiega Tan. “Nel breve periodo molto dipenderà da un accordo fra Stati Uniti e Cina sul commercio”.

I finanziari (in giallo) a confronto con l’indice Morningstar Asia Pacific (in blu)
finance
Dati in dollari aggiornati al 17 dicembre 2019
Fonte:
Morningstar Direct

Chi cerca dividendi può guardare al settore delle telecomunicazioni. “Le cedole di questo segmento offrono sempre rendimenti interessanti e danno certezze agli investitori nella fasi di mercato più volatili”, spiega Tan, secondo cui nella regione bisognerà tenere conto del cambiamento dello scenario competitivo. “TPG sbarcherà a Singapore, mentre Rakuten arriverà in Giappone”, dice l’analista. “Vista la scarsa differenziazione nei servizi che saranno offerti, ci aspettiamo che la competizione avverrà sul fronte delle tariffe”.

I titoli Tlc (in giallo) a confronto con l’indice Morningstar Asia Pacific (in blu)
telecomunicazioni
Dati in dollari aggiornati al 17 dicembre 2019
Fonte:
Morningstar Direct

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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