I millennial dovrebbero investire in quello che usano?

I nati fra il 1982 e il 2000 sono avidi consumatori di servizi delle società che hanno i titoli più caldi del momento. Per loro potrebbe aver senso cavalcarne la crescita in Borsa. Purché lo facciano in maniera sicura.

Marco Caprotti 30/07/2019 | 15:12
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Osservare come si spendono i propri soldi può essere un buon sistema per individuare titoli sui quali investire. Il discorso è particolarmente vero per i cosiddetti millennial (i nati fra il 1982 e il 2000) avidi consumatori dei servizi di società che in Borsa fanno faville come Netflix o che hanno rivoluzionato interi segmenti di mercato come i trasporti (è il caso di aziende come Uber) oppure la grande distribuzione (Amazon).

I millennial spingono il retail
Questa generazione, peraltro, potrebbe essere la vera forza trainante dell’economia nell’immediato futuro. Una ricerca di Accenture sui millennial americani dice che a partire dall’anno prossimo spenderanno una cifra che si avvina ai 1.500 miliardi di dollari per lo shopping online. Letta in altri termini, rappresenteranno il 30% del totale delle vendite del settore retail Usa.

Diverso dal passato è anche il sistema di acquisto. Secondo uno studio di UPS, il 54% degli acquisti dei millennial sono effettuati online. Andando più nel dettaglio, il 63% fa transazioni attraverso gli smartphone. Il 22%, invece, utilizza app per acquistare generi alimentari. Il 41% usa il telefono per effettuare pagamenti all’interno di negozi fisici. L’83%, tra l’altro, non si preoccupa troppo della sicurezza delle transazioni mentre fa shopping online.

Come i millennial fanno acquisti
Come i millennial fanno acquisti

Fonte: UPS

Ci sono poi questioni come salute e rispetto per l’ambiente. Due elementi fondamentali alla base della crescita nei consumi di alimenti biologici nel mondo che va attribuita ai consumatori millennial, più attenti dei loro genitori alla propria salute. Secondo uno studio della società di consulenza Zmr, il segmento dei cibi e bevande biologici a livello mondiale dovrebbe passare dai 125 miliardi di dollari del 2017 a 323 miliardi alla fine del 2024, con una crescita annuale del 15%.

Per gli investitori di nuova generazione, in ogni caso, valgono le stesse regole di prudenza in vigore per chi li ha preceduti. Ad esempio quella di avere un portafoglio diversificato per diminuirne il rischio complessivo. Oppure quella di individuare gli obiettivi, misurare il proprio grado di tolleranza al rischio e muoversi di conseguenza.

Leggi qui quali sono i titoli più interessanti, in termini di valutazioni, per i millennials. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Amazon.com Inc174,63 USD-2,56Rating
Netflix Inc555,04 USD-9,09Rating
Uber Technologies Inc69,20 USD-2,95Rating

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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