A sconto nonostante il rally di inizio anno. Leonardo, Unicredit e Telecom Italia hanno registrato performance comprese tra il +10% e il +40% ma, dicono gli analisti di Morningstar, restano buone occasioni di investimento.
Leonardo, il driver di crescita sono gli elicotteri
Leonardo ha guadagnato il 37% in scia ai buoni risultati di fine esercizio: i ricavi a quota 12,4 milioni di euro hanno superato le stime del consensus e del management e il risultato dell’Ebit, in linea con quello del precedente esercizio (9,2%), ha dato torto al pessimismo del mercato sulla capacità dell’azienda di stabilizzare i margini di profitto.
“Il principale driver di crescita è stato il segmento elicotteri, ma anche quelli della difesa e dei sistemi di sicurezza hanno performato bene. L’ammontare degli ordini già presi con i clienti, per un valore di 36 miliardi, fa ben sperare per il futuro”, dice Denise Molina analista azionaria di Morningstar. Leonardo ha completato il suo processo di ristrutturazione del portafoglio attività con la vendita dei segmenti energia e trasporti. Queste operazioni le hanno permesso di alleggerire il carico dei debiti e di migliorare in maniera significativa la redditività della gestione. “Nonostante i tagli ai budget nel settore difesa a livello mondiale, il miglioramento del quadro macro in Europa e negli Usa, insieme alle nuove opportunità nei mercati emergenti, dovrebbero fare da traino alla crescita futura del gruppo che noi ci aspettiamo possa attestarsi su un tasso medio del 3% nei prossimi cinque anni, mentre la maggior integrazione dei vari segmenti di attività dovrebbe far salire anche i margini di profitto. In base a queste ipotesi la stima del fair value è pari a 12 euro” (report aggiornato al 14 marzo 2019).
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