L’edilizia Usa guarda fuori confine

Il settore building material è scambiato in linea con il fair value. Le occasioni migliori sono tra le aziende statunitensi che possono contare su una forte esposizione ai mercati esteri. Ecco chi sono.  

Francesco Lavecchia 26/09/2017 | 14:47
Facebook Twitter LinkedIn

Il tesoro nascosto delle materie prime è nell’edilizia. A livello globale il comparto è scambiato a un rapporto Prezzo/Fair value medio tra i più alti (1,13), ma all’interno dell’industria dei produttori di materiale per le costruzioni è ancora possibile trovare buone occasioni di investimento. Da inizio anno il segmento ha ceduto il 4,5% (in euro al 21 settembre 2017) e questo ha contribuito a far emergere titoli scambiati a tassi di sconto interessanti come Johnson Controls International (JCI) e Cemex.

JCI sfrutta il macrotrend
In seguito allo spin-off di Adient (segmento automotive) e la successiva fusione con Tyco, JCI si è liberata del suo business maggiormente legato al ciclo economico ed è diventa maggiormente profittevole anche grazie alle sinergie nel settore dell’efficienza e della sicurezza per l’edilizia. Grazie agli elevati investimenti in ricerca e sviluppo il gruppo è in grado di offrire soluzioni altamente tecnologiche per le quali i clienti sono disposti a pagare mark-up generosi.

Il business di JCI sarà favorito dal macro-trend della crescente urbanizzazione dei paesi emergenti e dall’aumento della domanda di soluzioni tecnologicamente sempre più avanzate nei mercati sviluppati. I risultati del 2017 risentiranno dello spin-off di Adient, ma nei successivi quattro anni gli analisti si aspettano una crescita media del fatturato del 5% e un margine operativo pari a circa due volte quello dello scorso anno. Il titolo è scambiato attorno ai 40 dollari, a un tasso di sconto di circa il 25% rispetto alla stima del fair value che è pari a 54 dollari (report aggiornato al 21 agosto 2017).

Cemex scontata del 25%
Cemex, gruppo messicano attivo nella produzione di materiale edile (cemento, catrame), gode di una forte posizione di vantaggio in seguito alle barriere all’ingresso di nuovi competitor, a causa delle autorizzazioni amministrative richieste per l’apertura di nuovi cementifici, e a costi di produzione più bassi rispetto alla concorrenza.

L’azienda ha sofferto la crisi immobiliare degli ultimi anni, ma la sua forte esposizione ai mercati emergenti la mette in una posizione privilegiata per sfruttare la crescita della domanda di infrastrutture alla quale assisteremo nei prossimi anni. Al momento il titolo è scambiato sul Nyse attorno ai 9 dollari, a un tasso di sconto del 25% rispetto al fair value che è pari a 12,5 dollari (report aggiornato al 26 luglio 2017). 

Rapporto Prezzo/Fair value industria materiali di costruzione 
Buildingmaterials 26092017

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Cemex SAB de CV ADR8,25 USD0,86
Johnson Controls International PLC65,35 USD1,39Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures