“Non siamo convinti, ad oggi, dei benefici che l’integrazione tra Pioneer Investments e Amundi potrà portare agli investitori; tuttavia non vediamo alcuna ragione di panico in merito all’operazione”. E’ quanto scrivono in una nota gli analisti di Morningstar, Mara Dobrescu e Francesco Paganelli, a pochi giorni dall’annuncio delle nozze tra le due società di gestione, avvenuto il 12 dicembre.
Prima della notizia, il rating Morningstar sul pilastro “Società” era rispettivamente di Neutral per la sgr del gruppo Unicredit e di Negative per Amundi. Nel dire che seguiranno costantemente l’evoluzione dell’operazione, gli analisti hanno deciso di lasciare per il momento i due giudizi invariati.
Le sfide per Pioneer
“Il futuro di Pioneer è ora meno incerto”, scrivono nella nota. Tuttavia, sono ancora molte le questioni aperte. L’ultima, in ordine di tempo, è la sospensione di Tanguy Le Saout e Ali Chabaane, che coprivano rispettivamente il ruolo di responsabili del reddito fisso e del risk manangement, dopo un’inchiesta interna che ha accertato la loro intenzione di aprire una società concorrente. L’accaduto ha indotto gli analisti di Morningstar a mettere sotto revisione (under review) i fondi interessati.
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