Etp, i migliori e i peggiori di gennaio

L’oro torna sotto i riflettori. Bene anche gli strumenti dedicati alla volatilità. Profondo rosso per l’azionario cinese.

Valerio Baselli 08/02/2016 | 10:50
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I mercati hanno cominciato l’anno nuovo in modo turbolento e questo si riflette sulle scelte degli investitori, alla ricerca di porti sicuri in queste settimane di tempesta.

La fotografia mensile dell’industria degli Exchange traded products (Etp) riflette proprio l’alta volatilità vissuta dai listini con la conseguente virata verso beni rifugio, senza dimenticare il crollo della Borsa cinese.

Gli Etp, infatti, essendo strumenti puramente passivi, riflettono nei loro movimenti l’evoluzione dei mercati, senza che la performance venga distorta dalle scelte (buone o cattive) di un gestore attivo. Inoltre, i replicanti vengono sempre più utilizzati come strumenti per posizioni tattiche di breve periodo. Perciò i rendimenti riflettono fedelmente quello che viene definito come il sentiment degli investitori.

Secondo i dati Morningstar, in gennaio, tra il miglior Etp (in termini di rendimento) e il peggiore ci sono circa 40 punti percentuali (prendendo in considerazione quelli registrati alla vendita in Italia ed escludendo i replicanti strutturati, cioè a leva o short).

Il ritorno dell’oro
Dando uno sguardo alle tabelle sottostanti, nella Top Ten dei fondi passivi quotati che hanno reso di più il mese scorso, ritroviamo soprattutto fondi dedicati al bene rifugio per eccellenza: l’oro. Dall’inizio dell’anno, infatti, gli Etp auriferi hanno attirato globalmente circa 1,8 miliardi di dollari, il livello più alto dall’agosto 2015.

Oltre al metallo giallo, tra i migliori replicanti del mese troviamo due strumenti esposti alla volatilità del mercato statunitense e anche un fondo dedicato all’allevamento di bestiame.

Crisi cinese
Dall’altro lato, la Flop Ten parla solo cinese. L’ex Celeste impero, infatti, resta ancora un’incognita nelle sale operative. L’economia è cresciuta del 6,9% nel 2015, risultato più basso degli ultimi 25 anni. Il governo sta pensando a misure per rinnovare l'apparato industriale del paese, a cominciare dall'eliminazione delle aziende statali improduttive, e a nuovi stimoli per sostenere l’economia.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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