Fair value, stime più alte per il segmento dei pagamenti elettronici

I NUMERI DELLA SETTIMANA. Gli analisti di Morningstar hanno alzato i prezzi-obiettivi di MasterCard, Visa e PayPal. Ridotti quelli di alcune società del settore auto.  

Francesco Lavecchia 12/01/2016 | 12:29
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Promossii 8gennaio

 

  • Il fair value di Eli Lilly (passato da 80 a 84 dollari) riflette le ultime stime degli analisti sul futuro andamento dei margini di profitto in seguito al lancio di nuovi prodotti a elevato valore aggiunto.
  • In base alle attuali previsioni circa la crescita della spesa online nei prossimi cinque anni, gli analisti hanno alzato il fair value del titolo PayPal da 42 a 46 dollari.
  • Gli analisti hanno alzato il fair value di Master Card da 106 a 120 dollari in seguito alle migliori prospettive di crescita per il business dei sistemi di pagamento elettronici. Le stime per i prossimi cinque anni indicano un progresso dei ricavi a un tasso medio del 9% e un margine operativo attorno al 40%.
  • Le nuove previsioni di crescita per il gruppo Visa indicano un progresso del fatturato a un tasso medio dell’11% e un margine operativo in salita dall’attuale 54,1% al 57,3% nel 2020. In base a queste nuove ipotesi il fair value del titolo è stato alzato da 71 a 104 dollari per azione.
  • Gli analisti hanno ritoccato la valutazione del titolo London Stock Exchange da 28 a 29 sterline in ragione delle nuove previsioni legate al fatturato e ai margini di profitto del gruppo britannico. Nei prossimi cinque anni i ricavi sono visti in crescita a un ritmo del 5,2% e l’Ebit dall’attuale 25 al 42% nel 2020. 

 

Bocciati 8gennaio

 

  • La riduzione del fair value per il titolo Group 1 Automotive da 80 a 61 dollari è la conseguenza delle negative previsioni sul futuro andamento delle immatricolazioni negli Stati Uniti. Gli analisti si aspettano per quest’anno una contrazione nell’ordine di uno-due punti percentuali e hanno rivisto dal +5,6% all’attuale 4,6% il tasso di crescita dei ricavi del gruppo per il 2016.
  • Gli analisti hanno tagliato il fair value di American Express da 88 a 72 dollari a causa delle minacce di breve periodo che potrebbero impattare sul fatturato del gruppo americano. La maggior concorrenza all’interno del settore, infatti, rischia di rallentare, in questo esercizio, la crescita dei ricavi aziendali.
  • Il fair value di AutoNation è stato ridotto (da 62 a 50 dollari) in ragione delle nuove previsioni sul futuro andamento dei ricavi e dei margini di profitto del gruppo. Il calo delle vendite di automobili negli Usa e la riduzione dei prezzi si tradurranno in un rallentamento dei tassi di crescita del fatturato e in una contrazione del gross margin.
  • Il fair value di Macy (passato da 53 a 44 dollari) risente del debole andamento delle vendite previsto per i prossimi anni e della crescita delle rimanenze di magazzino. Questo si tradurrà, nel breve termine, in una contrazione del fatturato e dei margini di profitto.
  • Gli analisti hanno tagliato il fair value di Southwestern da 31 a 21 dollari in seguito alle nuove previsioni legate alla futura attività estrattiva del gruppo, basate sull’andamento del prezzo del greggio e del gas naturale. 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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