La Cina fa un'altro sgambetto alle Borse

Europa negativa dopo i nuovi deludenti dati macro arrivati da Pechino che hanno condizionato anche i listini asiatici. A Milano i fari restano su Telecom e sulle intenzioni dei soci francesi. Deboli le banche. 

Marco Caprotti 02/11/2015 | 09:37
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Avvio di settimana debole per le Borse europee. Gli investitori hanno di nuovo iniziato a temere per il rallentamento dell'economia cinese, dopo il dato sull'attività manifatturiera di ottobre, che, sebbene in miglioramento rispetto a settembre, rimane in contrazione.

A Piazza Affari l'attenzione rimane catalizzata su Telecom Italia, ancora per la notizia che l'imprenditore francese Xavier Niel detiene il 15% del capitale. La posizione è sotto il faro della Consob. Secondo indiscrezioni di stampa, inoltre, Vivendi starebbe pensando di portare la propria quota a un soffio dal 25%, soglia oltre la quale scatta l'obbligo d'opa. Sono deboli le azioni delle banche, mentre corrono le Snam, complice il giudizio positivo di Mediobanca ('outperform'). Fuori dal paniere principale arretrano le As Roma, dopo il ko subito da parte dell'Inter.

Asia e Wall Street giù
Seduta negativa per l’Asia, appesantita dagli ultimi dati macro cinesi. Chiusura debole per la Borsa di Tokyo, appesantita anche dal rimbalzo dello yen. L'indice Nikkei dei titoli guida ha archiviato la prima seduta della settimana in calo del 2,10%.

Venerdì Wall Street ha chiuso la seduta in negativo e sui minimi intraday ma per l'azionario americano ottobre è stato il mese migliore da quattro anni. Secondo gli analisti, il merito del rimbalzo poderoso va alle Banche centrali. Ad alimentare la propensione al rischio sono state anche buone trimestrali di parte della Corporate America. Dal fronte macro Usa ogi i dati più attesi sono quelli dell’indice dei direttori d’acquisto Ism del settore manifatturiero. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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