PREMIUM - Analogico, la gemma hi-tech da riscoprire.

I semiconduttori considerati più vecchi sono meno obsoleti di quello che sembra. Il loro uso crescerà grazie alle applicazioni nel segmento automotive. Ecco quali sono i fattori che ne decreteranno il nuovo successo.

Brian Colello, CPA 09/09/2015 | 09:51
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Pubblichiamo una sintesi del Technology Observer di Morningstar, realizzato da Brian Colello.

Il noto investitore Nelson Peltz ha recentemente dichiarato: “Ci piacciono i business caratterizzati da società con un ampio vantaggio competitivo e la tecnologia non ha queste caratteristiche”. Siamo in disaccordo con tale conclusione. Anche se il settore sarà sempre soggetto alle rapide transizioni tecnologiche, troviamo ancora dei paradisi sicuri tra le compagnie produttrici di semiconduttori analogici che sono riuscite a ritagliarsi dei vantaggi competitivi sostenibili.

Crediamo che attualmente siano ancora molte le persone che associano erroneamente il termine “analogico” ai soli telefoni cellulari anni ‘90 o al segnale TV antecedente al digitale. I semiconduttori analogici devono confrontarsi con la complessa sfida della gestione dei segnali reali praticamente in ogni apparecchio elettronico esistente. Molti leader di questo settore sono riusciti a costruirsi un vantaggio economico derivante dagli intangible asset e dagli elevati costi di switch per i clienti, che permettono alle società in questione di generare extra rendimenti sul capitale investito e di versare una parte significativa del free cash flow agli azionisti.

Più importante, l’industria è ben lontana dall’essere antiquata. Le sempre più complesse parti analogiche sono le componenti chiave che elaborano, regolano e convertono i segnali all’interno dei più futuristici device utilizzati in molti settori. I produttori di chip non stanno solamente riponendo le loro speranze sull’enorme balzo verso la futura progettazione di automobili completamente autonome, ma forniranno, nel frattempo, componenti fondamentali per ogni step evolutivo dell’elettronica automotive a supporto di questo risultato. Prevediamo che i produttori di chip analogici da noi analizzati genereranno una crescita media di lungo periodo dei ricavi dal segmento automotive di oltre il 10% all’anno, ben oltre le aspettative del mercato e ai tassi di crescita di altri mercati finali dei chip. La nostra scelta di punta al momento è Linear Tec, sia in termini di valutazione sia per la qualità del suo business model. Iniziamo inoltre a vedere degli adeguati margini di sicurezza nella wide-moat (vantaggio competitivo ampio) Texas Instruments, nella narrow-moat (scarso) Microchip e nella no-moat (nessun vantaggio) Infineon, tutte situate sulla soglia del rating a quattro stelle.

Punti chiave
Molte compagnie produttrici di semiconduttori analogici godono di più o meno ampi vantaggi competitivi, grazie agli intangible asset e agli elevati costi di switch per i clienti e ad altre favorevoli dinamiche che gli permettono di conseguire extra rendimenti sul capitale investito.

Il principale driver di crescita per l’industria è rappresentato dal settore automotive, in virtù di una spinta verso vetture più sicure, ecologiche e intelligenti che farà aumentare la componente elettronica (e di semiconduttori) all’interno dei veicoli. Prevediamo che, nei prossimi cinque anni, oltre il 10% della crescita annuale dei ricavi per i produttori di chip analogici da noi seguiti arriverà dal solo settore automotive. Un valore ben al di sopra delle proiezioni di mercato.

Per poter raggiungere questo tasso di crescita l’incremento di produttività globale di automobili dovrà attestarsi intorno al 3%. La sempre maggior presenza di trasmissioni avanzate, sistemi di infotainment, sistemi di assistenza e strumenti di connettività, grazie alle regolamentazioni governative e alla domanda dei consumatori, dovrebbe guidare la crescita del numero di chip utilizzati per veicolo.

Per qualche periodo le valutazioni di molti nomi dell’industria sono state scarse, ma le recenti preoccupazioni riguardanti Grecia e Cina hanno riportato la maggior parte delle compagnie da noi monitorate nel territorio del ranking a tre stelle. Pensiamo che il settore sia giunto a un picco di breve termine. I ribassi delle valutazioni tenderanno a fornire opportunità di acquisto ai pazienti investitori di lungo periodo.

L’opinione può mutare rapidamente e opportunità migliori possono apparire in un istante (come il sell-off nell’ottobre 2014). Saremmo degli entusiasti acquirenti di numerose compagnie del settore analogico se ulteriori vendite riuscissero a fornire agli investitori dei margini di sicurezza sufficienti.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Infineon Technologies AG41,35 USD-1,71
Microchip Technology Inc65,73 USD-3,24Rating
Texas Instruments Inc195,00 USD-2,33Rating

Info autore

Brian Colello, CPA  Brian Colello, CPA is a senior stock analyst with Morningstar.

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