Nel secondo trimestre dell’anno, il mercato europeo degli Exchange traded product è stato segnato dalla combinazione di una frenata dei flussi di denaro e di perdite in conto capitale. Il tutto in un contesto di volatilità causata da dinamiche interne (crisi del debito greco) e fattori esterni (mercati emergenti). Il patrimonio totale gestito dai replicanti europei ha viaggiato come sulle montagne russe, passando dal suo massimo storico di 463 miliardi di euro segnato a maggio, per poi scendere a 448 miliardi nel mese di giugno.
Secondo i dati di Morningstar, gli asset Etp totali sono tornati oltre i 460 miliardi a fine luglio. Questo implica che, oltre ai 6,9 miliardi di raccolta netta segnata nel mese, il mercato sia anche stato spinto da 5,2 miliardi di guadagni in conto capitale.
Il dettaglio per macroclassi di attivo mostra che i prodotti azionari sono quelli che hanno maggiormente contribuito al risultato mensile. Dopo alcuni mesi di pausa (e probabilmente grazie anche alla risoluzione che ha evitato l’uscita della Grecia dall’Eurozona) gli Etp azionari hanno raccolto 6 miliardi di euro in luglio. Il patrimonio investito in replicanti equity europei è a fine mese al suo massimo storico: 318 miliardi.
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