Troppi dubbi per le Borse

Europa negativa. Pesano il rallentamento di oro e petrolio e alcune trimestrali hi-tech deludenti. Milano (-0,13%) cerca di resistere con gli acquisti sul lusso e sulle banche. L’energy frena. Anche New York fa i conti con bilanci al di sotto delle attese. 

Marco Caprotti 22/07/2015 | 17:40
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Seduta negativa per le Borse europee. Il nuovo ribasso di oro e petrolio, unito alle deludenti proiezioni nel breve termine dei big Usa della Silicon Valley, hanno alimentato le vendite sui titoli delle società minerarie. Le prese di profitto si sono allargate al settore auto. Gli operatori tengono d'occhio anche le evoluzioni della crisi greca, con il voto del Parlamento di Atene sulla seconda tranche di riforme prioritarie da attuare prima di avviare i negoziati.

Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,13%, ha cercato di compensare con gli acquisti sul lusso e sui bancari l'andamento in discesa di St (che ha scontato il taglio di giudizio di Citi e il momento di debolezza dell’hi-tech), e dei petroliferi. In salita Mediobanca, che molti operatori giudicano ben posizionata per sfruttare, in qualità di advisor, il processo di consolidamento degli istituti di credito in Italia.

New York scende
Wall Street viaggia con il segno meno. Ancora una volta sono le aziende tecnologiche a trascinare al ribasso i listini americani, che hanno aperto la seduta in calo. Se ieri a pesare erano state Ibm e United Technologies, oggi tocca a Apple, Microsoft e Yahoo!. Il motivo è lo stesso: trimestrali deludenti.

 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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