Le Borse richiedono prudenza

OUTLOOK AZIONARIO: Il timore per l’innalzamento dei tassi di interesse ha riportato i titoli del settore real estate e utility in linea con i nostri fair value. L’equity nel suo insieme resta comunque valutato in maniera equa. 

Matthew Coffina, CFA 07/07/2015 | 11:35
Facebook Twitter LinkedIn

  • Dopo aver trainato i listini nel 2014, i titoli del settore utility e di quello immobiliare sono, fino ad ora, quelli che hanno realizzato le peggiori performance da inizio anno. Il cambiamento delle aspettative sul futuro andamento dei tassi di interesse ha, infatti, aggiunto volatilità ai prezzi delle azioni del comparto.
  • In seguito ad una complessiva revisione delle dinamiche del settore bancario a livello globale, Morningstar ha alzato il suo giudizio sull’Economic Moat per otto istituti di credito (da medio ad ampio). Gli elevati rendimenti fatti registrare dai titoli dell’health-care hanno invece ridotto le opportunità di investimento in questo comparto.
  • Rispetto allo scorso trimestre, l’indice S&P 500 è rimasto piatto lasciando i prezzi delle stock americane in linea con le nostre valutazioni.

 

Brusco cambio di umore per le azioni legate ai tassi
Per capire quanto gli investitori siano sensibili alla variazione dei tassi di interesse è sufficiente guardare, ad esempio, l’andamento del grafico a tre anni dell’Etf  iShares U.S. Real Estate IYR (US4642877397). Il valore quota del fondo è cresciuto significativamente nella prima metà del 2013, beneficiando della discesa del rendimento dei Treasury a 10 anni, per poi scivolare bruscamente nella seconda metà dell’anno, quando il rendimento del decennale americano ha superato il 3%. Durante il 2014 è tornato a risalire, sostenuto da un nuovo calo dei tassi di interesse, mentre la performance di quest’anno è stata finora penalizzata dal balzo dei rendimenti a medio-lungo termine e dalle aspettative circa un prossimo innalzamento del costo del denaro da parte della Federal Reserve.

Nello scorso trimestre le azioni dei comparti real estate e utility erano scambiate mediamente sopra le nostre valutazioni. Ora, invece, dopo l’ultimo trend ribassista, il settore sembra sostanzialmente in linea con le nostre stime.

La reazione scomposta del mercato alla variazione dei tassi di interesse crea, alle volte, nuove opportunità di investimento. All’interno del settore utility, ad esempio, Southern Company (SO), Duke Energy (DUK), e American Electric Power (AEP) offrono un dividend yield generoso e un rendimento potenziale di lungo periodo tra l’8% e il 10%, mentre ITC Holding (ITC) ha un Economic Moat ampio ed è scambiata ora al tasso di sconto più alto da quando i nostri analisti hanno avviato la copertura del titolo. Nel comparto real estate, invece, la nostra preferenza va a favore di quelle società, come Ventas (VTR) e HCP (HCP), che operano in segmenti difensivi, che mostrano opportunità di crescita nel lungo periodo e presentano un dividend yield superiore alla media.

Health care sopravvalutato, mentre cambiano le dinamiche nel bancario
Il settore health care è cresciuto in doppia cifra da inizio anno. In scia alle straordinarie performance realizzate negli ultimi tre anni in cui, grazie agli annunci di operazioni di M&A e al crescente interesse verso il biotech, i titoli del comparto hanno realizzato mediamente performance superiori del 10%-30% rispetto all’indice S&P 500. Le loro valutazioni risultano essere in larga parte superiori al fair value da noi stimato, anche se continuano a esserci alcune opportunità di acquisto come ad esempio Amgen (AMGN) e Baxter (BAX). Discorso analogo vale anche per i settori tecnologico e telecom, anch’essi coinvolti nei rumor di nuove acquisizioni. La nostra raccomandazione, relativamente ai due settori, è quella di essere molto selettivi e attenti ai fondamentali.

Gli analisti di Morningstar hanno condotto uno studio sui sistemi bancari a livello globale promuovendo quelli di Australia, Canada, Svezia e Cile, a vantaggio dei quali giocano favorevoli dinamiche macroeconomiche, politiche e di regolamentazione. Hanno, inoltre, provveduto a rivedere la metodologia di valutazione delle banche e, alla luce di questi cambiamenti metodologici, hanno alzato da medio ad ampio il rating relativo all’Economic Moat per i seguenti istituti: Toronto-Dominion (TD), Bank of Nova Scotia (BNS),  Royal Bank Of Canada (RY),  Banco Santander Chile (BSAC),  Banco De Chile (BCH), e Svenska Handelsbanken (SHB A).  Nonostante il comparto bancario negli Usa sia estremamente competitivo e la regolamentazione sia molto frammentata tra i diversi stati, la promozione ha premiato anche Wells Fargo (WFC) e U.S. Bancorp.

Stock americane in linea con le nostre valutazioni
Il mercato americano continua a essere povero di occasioni di investimento. I titoli coperti dalle nostre analisi sono scambiati a prezzi di mercato in linea con le nostre valutazioni. E questo, nonostante nel nostro modello di stima si sia utilizzato un tasso di sconto più basso che in precedenza (il tasso di sconto è quello al quale vengono attualizzati i flussi di cassa futuri della società in base al Discount Cash Flow Model). A fine giungo il valore dell’indice S&P 500 era vicino ai 2.120 punti e questo implica che il P/E delle stock americane viaggiava attorno a quota 19,2.

Gli investitori, quindi, devono operare con molta cautela, poiché valutazioni così elevate corrispondono di solito a rendimenti più bassi nel futuro. Prezzi alti, infatti, riducono il dividend yield dei titoli, limitano la possibilità che le società decidano di finanziare un riacquisto delle azioni (operazione che aumenterebbe il valore degli azionisti) e riducono la probabilità che il P/E registri una ulteriore espansione.

 

Sintesi e traduzione a cura di Francesco Lavecchia

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

LEGGI ALTRI ARTICOLI SU
Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Banco De Chile ADR23,36 USD1,13Rating
Banco Santander Chile ADR19,73 USD1,39Rating
Bank of Nova Scotia53,04 USD2,20Rating
Svenska Handelsbanken AB Class A113,80 SEK1,34Rating
The Toronto-Dominion Bank76,54 CAD-0,29Rating
U.S. Bancorp47,19 USD-1,36Rating
Wells Fargo & Co63,70 USD-1,52Rating

Info autore

Matthew Coffina, CFA  is a stock analyst at Morningstar.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures