Le azioni più seguite a maggio

Eni apre la classifica dei titoli consultati con maggiore interesse dai lettori del sito il mese scorso. Sempre nutrita la pattuglia dei finanziari. Continua a farsi sentire il peso di Apple. 

Marco Caprotti 16/06/2015 | 15:35
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Energia e finanza sono stati i settori che hanno interessato di più i lettori di Morningstar.it nel mese di maggio. Almeno in base alla classifica dei titoli che sono stati più consultati attraverso il sito.

In prima posizione si conferma Eni che, il mese scorso, ha attirato l’attenzione degli operatori, oltre che per l’andamento del prezzo del petrolio, anche per i risultati di bilancio. Il gruppo petrolifero ha chiuso il primo trimestre 2015 con un utile netto di 704 milioni di euro, in calo del 46% rispetto all'analogo trimestre 2014. La discesa dei profitti è stata parzialmente compensata dai maggiori proventi da partecipazioni, grazie alla ripresa dei prezzi di Borsa di Galp e Snam sulla cui base sono valutati gli interessi posseduti da Eni al servizio dei rispettivi bond convertibili.

Monte dei Paschi, in seconda posizione, ha attirato su di sé l’attenzione con le notizie riguardanti l’aumento di capitale da tre miliardi. L’operazione è stata conclusa con successo. Con il denaro raccolto, ha spiegato l’ad Fabrizio Viola, Mps proseguirà le azioni di rafforzamento. Il top manager ha confermato che il gruppo provvederà all'integrale restituzione allo Stato dei Monti-bond con largo anticipo rispetto alla scadenza del 2017. Nel frattempo Rocca Salimbeni si prepara alla partenza del presidente Alessandro Profumo.

Sul terzo gradino del podio si è piazzata Fca che, il mese scorso ha fatto parlare di sé in ottica speculativa. Un giornale Usa ha riportato che a metà marzo l'amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, avrebbe mandato una mail a Mary Barra (ad di General Motors) per chiedere un incontro al fine di discutere una possibile fusione. Il manager del Lingotto non ha confermato né smentito, ma ha precisato che contatti del genere, fra i costruttori, sono una prassi.

Enel è rimasta fuori dalle posizioni più alte, ma le notizie su di lei non sono mancate. Come quella secondo cui il colosso elettrico potrebbe essere chiamato dal Governo a contribuire al progetto di costruzione della banda ultra-larga, che non verrebbe quindi più affidata agli operatori tlc. Si tratta di un progetto da 6,5 miliardi di euro in cinque anni. Il gruppo, nel frattempo, ha annunciato per il primo trimestre una crescita dei ricavi del 10% (anno su anno) e un’espansione degli utili del 7%. Questi dati hanno beneficiato del favorevole confronto con i negativi risultati realizzati nello stesso periodo del 2014 e del minor impatto dei costi di ammortamento. Gli analisti di Morningstar consigliano prudenza sul titolo.

Quinto posto per Unicredit. Nel primo trimestre 2015 il gruppo bancario ha riportato un utile netto pari a 512 milioni di euro, in crescita del 201% rispetto al trimestre precedente, mentre rispetto all'analogo trimestre 2014 i profitti sono stati in calo del 28,1%.

Subito a ruota c’è Saipem. Il gruppo, che nei giorni scorsi è finito sotto la lente per le ipotesi di un aumento di capitale, ha fatto parlare di sé anche a maggio. Ad esempio con la joint venture formata con Chiyoda e CB&I che è stata selezionata come contrattista per lo sviluppo iniziale del parco Gnl onshore in Mozambico dalla società Anadarko Petroleum. Ma anche con la notizia del riavvio dei lavori nel gasdotto South Stream che era stato bloccato da Mosca, dopo le sanzioni alla Russia a seguito delle tensioni fra il Cremlino e l’Ucraina.

Il primo fra i titoli stranieri è Apollo Global Management. L’azione fra parte di quei titoli con Economic moat (vantaggio competitivo) “ampio” che, secondo gli analisti di Morningstar, conviene avere in portafoglio con un’ottica di lungo periodo.

I titoli italiani si fanno rivedere con Intesa SanPaolo. L’istituto ha registrato un utile netto di 1.064 milioni di euro, contro i 48 milioni del quarto trimestre 2014 e più che raddoppiato nel confronto con i 503 milioni del primo trimestre 2014. Si tratta del dato trimestrale più elevato dal primo trimestre 2009 e risulta decisamente superiore ai 720 milioni stimati dagli analisti.

Anche questo mese non manca Apple. Il titolo della casa di Cupertino è diventato ormai così importante che il suo andamento è in grado di condizionare quello dell’intero indice S&P 500.

Chiude la classifica Generali. Il gruppo del Leone il mese scorso ha comunicato al mercato che, nell’ambito della nuova strategia, punta a raggiungere un net free cash flow cumulativo di oltre 7 miliardi di euro entro il 2018. Inoltre i dividendi aggregati fino a quell’anno supereranno i 5 miliardi.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Apple Inc169,89 USD0,51Rating
Assicurazioni Generali22,76 EUR-1,17Rating
Banca Monte dei Paschi di Siena4,33 EUR0,56
Enel SpA ADR6,48 USD0,00
Intesa Sanpaolo3,74 USD6,07
Stellantis NV24,60 USD-1,05Rating

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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