Venerdì nero per le Borse

La possibilità del default della Grecia fa scattare le vendite sui listini di Eurolandia. Milano cede l’1,27%. Male anche Francoforte e Parigi. Atene perde circa il 6%. A Wall Street il Dow Jones viaggia sotto la parità nonostante il dato sulla fiducia dei consumatori. 

Francesco Lavecchia 12/06/2015 | 17:58
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I ministri delle Finanze dell’Eurozona starebbero discutendo della possibilità che si concretizzi l’uscita di Atene dall’Area euro.  Queste voci, circolate nel pomeriggio, fanno seguito alla decisione del Fondo monetario internazionale di abbandonare il tavolo delle trattative fino a quando il Governo Tsipras non avrà messo mano alla riforma delle pensioni. La situazione per il paese ellenico sembra complicarsi e, in questa situazione di forte incertezza, gli investitori hanno preferito raccogliere i guadagni fin qui accumulati. Le principali piazze finanziarie del Vecchio continente hanno registrato ribassi superiori all’1%. Francoforte ha ceduto l'1,2%. Parigi l'1,4%. Londra ha limitato le perdite allo 0,9%. La Borsa di Atene ha registrato un passivo di circa il 6%.

A Piazza Affari il Ftse Mib si è fermato a -1,27% per effetto della cattiva intonazione dei titoli del comparto bancario e di quello industriale. Mps ha fatto segnare -3,29%. Molto male anche Ubi Banca e Cnh Industrial. Finmeccanica ha beneficiato delle valutazioni di Barclays che si mostra positiva sul gruppo aerospaziale è ha chiuso a +1,7%. Bene anche Tod’s e Ferragamo.

New York negativa 
A Wall Street il Dow Jones cede oltre lo 0,6%. L’umore degli investitori americani sembra non risentire dei positivi dati macro della giornata. La fiducia dei consumatori negli Usa, riferita al mese di giugno e fotografata dall’indice elaborato dall’Università del Michigan, è salita a 94,6 punti, oltre le attese degli analisti che prevedevano potesse attestarsi a quota 91,5. 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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