L’Fmi prova a fare lo sgambetto alle Borse

Milano chiude a +0,35%. Gli altri listini di Eurolandia riducono i guadagni iniziali. Il portavoce del Fondo monetario internazionale sollecita le riforme in Grecia e fa montare le incertezze su un accordo sul debito. 

Francesco Lavecchia 11/06/2015 | 17:47
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Le Borse Europee terminano le contrattazioni con l’amaro in bocca. Dopo l’accelerazione a metà seduta, i listini dell’area euro hanno risentito delle dichiarazione del portavoce del Fondo monetario internazionale, Gerry Rice, il quale ha ribadito la necessità per Atene di mettere mano al sistema pensionistico, argomento sul quale il Primo ministro ellenico, Alexis Tsipras, non vuole fare sconti.

Dopo l’apparente riavvicinamento delle posizioni che aveva fatto scattare gli acquisti nei giorni scorsi ora il quadro sembra complicarsi nuovamente. A Milano il Ftse Mib ha chiuso a +0,35%, grazie alla buona intonazione del comparto bancario. In forte recupero Mps che, dopo una partenza difficile, ha  guadagnato circa il 3% sulla scia delle voci circa il possibile ingresso nel capitale sociale di investitori stranieri. In difficoltà il settore industriale dove Finmeccanica, Tenaris e Buzzi registrano i ribassi maggiori.

Salgono le vendite retail negli Usa
A Wall Street l’indice Dow Jones guadagna lo 0,29% anche grazie ai buoni dati macro americani. Le vendite al dettaglio nel mese di maggio sono salite dell’1,2% registrando un risultato superiore alle attese degli analisti.

 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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