VIDEO: Assogestioni, mercati e banche spingono la raccolta

Il successo dell’industria del risparmio gestito è frutto di investimenti e proattività nell’andare incontro a dei risparmiatori sempre più in cerca di professionalità. Parola di Santo Borsellino (Assogestioni).  

Valerio Baselli 03/12/2014 | 16:45
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Valerio Baselli: Buongiorno e benvenuti alla Morningstar Investment Conference di Milano. Sono in compagnia di Santo Borsellino, oggi nostro ospite in veste di vice presidente di Assogestioni (oltre a essere amministratore delegato di Generali Investments Europe, Ndr). Buongiorno dott. Borsellino e grazie.

Santo Borsellino: Buongiorno, grazie a voi.

Baselli: Dunque,il settore del risparmio gestito sta vivendo un anno molto positivo: 97 miliardi di euro di sottoscrizioni nette nei primi nove mesi del 2014, e un patrimonio gestito record di oltre 1.500 miliardi. Eppure a primo acchito si potrebbe pensare che in un momento di crisi come questo, anche il risparmio dovrebbe soffrire. Come vi spiegate questo trend?

Borsellino: Il trend è iniziato nel 2013 e prosegue nel 2014 in maniera molto importante. La nostra è un’industria che ha continuato a investire in maniera estremamente importante in sistemi, processi, professionalità, indipendentemente dai cicli economici. E quindi questo trend premia delle scelte aziendali molto precise in questa direzione.

Per spiegare un trend di questo tipo possiamo fare riferimento sia a elementi del lato della domanda che del lato dell’offerta. Dal lato della domanda sicuramente la questione sotto gli occhi di tutti è l’andamento dei rendimenti reperibili sul mercato. L'attrattività dei prodotti di risparmio gestito è aumentata nel corso di questi ultimi mesi e direi anche che l’alternativa del “fai da te” si è dovuta confrontare con mercati particolarmente difficili. Ad esempio, rispetto al 2007, il mercato azionario è ancora giù del 50%, la crisi del debito sovrano ha anche dimostrato che quanto veniva riferito come “risk free”, tanto “free of risk” non è. E quindi è aumentata la domanda di professionalità nel modo in cui viene gestito il risparmio.

Dal lato dell’offerta ci sono due elementi importanti. Il primo è legato al canale distributivo per noi più importante che è quello bancario; le banche di fatto hanno meno bisogno di fare “funding” attraverso i risparmiatori, i correntisti, e hanno dato maggiore enfasi a tutta la questione del risparmio gestito e ai prodotti del risparmio gestito. L’altro elemento è il fatto che l’industria è stata in grado di proporre delle soluzioni, dei prodotti, che sono adeguati per le rischieste della clientela. Tutto questo spiega sostanzialmente l’andamento.

Farei un esempio specifico, che è quello dei prodotti flessibili, che ben rappresenta il cambiamento proprio di attitudine dei risparmiatori e quanto l’industria è stata veloce in termini di sviluppo di prodotto a rispondere a questo tipo di esigenza. I prodotti flessibili quest’anno da soli rappresentano 30 miliardi di raccolta netta. Ed è un grosso successo per tutti noi.

Baselli: Perfetto, grazie ancora a Santo Borsellino.

Borsellino: Grazie.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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