Honeywell vince diversificando

Il gruppo industriale americano ha allargato il raggio di azione della sua attività focalizzando però la sua attenzione all'interno dei confini nazionali. La strategia sta funzionando ma il mercato resta scettico.  

Francesco Lavecchia 08/07/2014 | 11:48
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L’arma in più di Honeywell è la diversificazione del suo business e i dati del primo trimestre lo dimostrano. Il calo del 2% del segmento aerospaziale è stato compensato dalla crescita delle altre aree (e in particolare di quelle legate al settore auto) che hanno registrato un +9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno contribuendo alla crescita dell’utile per azione del 7%.

Le previsioni degli analisti
Nei prossimi cinque anni il gruppo americano dovrebbe continuare a guadagnare in termini di profittabilità grazie all’efficiente operazione di razionamento dei costi e alle performance dei settori trasporti e materiali speciali (fertilizzanti e altre sostanze chimiche). I nostri analisti prevedono una crescita media del fatturato di poco inferiore al 5% e un miglioramento del margine operativo del 2%, dall’attuale 16% al 18% nel 2018. In base a queste previsioni, il nostro obiettivo di prezzo per le azioni Honeywell è pari a 105 dollari, superiore del 10% rispetto alle attuali quotazioni.  

L'aerospaziale è il settore forte
Negli ultimi dieci anni il gruppo americano ha concentrato le sue energie nel mercato interno, dismettendo gli investimenti sui mercati esteri che presentavano deboli prospettive di crescita e bassi margini di profitto per ricollocarli in modo da migliorare in termini di diversificazione settoriale. Honeywell detiene una posizione di vantaggio competitivo all’interno del settore aerospaziale, che rappresenta circa un terzo del suo giro d’affari complessivo. L’azienda si è specializzata nei motori a reazione e nei sistemi di navigazione di volo. L’integrazione di questi componenti nella produzione di un aeromobile è un processo estremamente difficile che implica un legame contrattuale di lungo periodo.

Inoltre, una volta avviata la collaborazione, risulta molto complicato per i fabbricanti di velivoli ad esempio Boeing e Airbus) passare ad un diverso fornitore. Questo per Honeywell si traduce in un elevato potere contrattuale e, quindi, in consistenti margini di profitto. Negli ultimi anni il settore automazione e controllo ha registrato tassi di crescita molto interessanti e siamo convinti che esso possa continuare ad dare il contributo principale al fatturato del gruppo americano anche grazie all’aumento dei prodotti e servizi offerti. 

 

Per leggere l’analisi completa su Honeywell clicca qui.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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