I vincitori dei Morningstar Awards 2014

Presentiamo i fondi e le società di gestione che hanno ricevuto il premio il 26 marzo. Sulle Borse europee, al top chi ha saputo approfittare delle buone valutazioni. Nel reddito fisso, Pioneer Investments fa il bis.  

Sara Silano 31/03/2014 | 09:35
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Sul podio di Morningstar Awards Italy 2014 sono saliti i fondi e le società di gestione che hanno creato più valore per gli investitori. E’ questo, infatti, l’obiettivo che da sempre anima il prestigioso premio che quest’anno è stato consegnato il 26 marzo, per la prima volta a Milano (al Teatro Vetra).

Essendo premi annuali, l’enfasi è sulle performance (rendimento corretto per il rischio) del 2013, ma la metodologia prende in considerazione anche la continuità nell’eccellere nella gestione. In un anno da incorniciare per le Borse mondiali dei paesi sviluppati, sono stati sette i fondi azionari premiati. Per gli obbligazionari, soprattutto emergenti, sono stati, invece, dodici mesi difficili, soprattutto dopo l’annuncio da parte della Federal Reserve della fine della politica monetaria ultra-espansiva (il cosiddetto tapering). Sono sei i comparti del reddito fisso che sono saliti sul podio, cui si sono affiancati due bilanciati, categoria che ha debuttato per la prima volta nei Morningstar Awards.

Tra le società di gestione, sono state premiate quelle che hanno creato valore per i sottoscrittori con l’intera gamma, dove ciascun fondo è stato valutato all’interno della categoria di appartenenza. In tutto sono stati assegnati cinque riconoscimenti, per le migliori società azionarie, obbligazionarie e multi-asset. Le prime due tipologie sono distinte in large (almeno venti fondi azionari con rating venduti in Italia e 15 per gli obbligazionari) e specialist (almeno 5 azionari e 3 obbligazionari). Per le multi-asset sono richiesti almeno 5 comparti equity e 5 di reddito fisso.

Fondi azionari sul podio
Il 2013 è stato l’anno che ha trasformato l’Europa. E’ iniziato zoppicante, ma successivamente gli investitori hanno approfittato delle buone valutazioni per fare shopping e l’indice Eurostoxx 50 ha chiuso con un guadagno del 21,5%. Sul podio sono saliti due fondi, uno per l’area euro e l’altro per l’Europa. Il primo è Pioneer Funds Euroland equity, cinque stelle e Analyst rating pari a Silver. Il fondo si è sempre collocato nel primo quartile negli ultimi cinque anni. Il secondo è Invesco Pan European Structured equity, anch’esso cinque stelle e medaglia d’argento. Nel 2013 ha battuto i concorrenti, nonostante un approccio cauto che fa del controllo della volatilità un obiettivo esplicito.

Se la Borsa di Francoforte è stata la regina d’Europa, Piazza Affari non ha sfigurato, con un rialzo del Ftse Mib del 16,6%. Ha fatto decisamente meglio Fideuram Italia, vincitore dei Morningstar Awards, che ha chiuso il 2013 con un guadagno del 34%. Per gli analisti di Morningstar, il rating è Bronze.

In un mercato americano che ha macinato record nel corso del 2013, a vincere è un Etf, PowerShares EQQQ Nasdaq-100 (Invesco), che espone alle azioni non finanziarie a maggior capitalizzazione quotate sul Nasdaq. Cinque stelle Morningstar, ha tra i suoi punti di forza la replica efficace e i bassi costi che gli hanno permesso di battere persino i fondi attivi. Nella categoria degli Azionari internazionali, invece, ha vinto l’orientamento al valore di Nordea-1 Global Value, quattro stelle, perfetto esempio di controllo del rischio attraverso l’investimento prevalente in settori difensivi.

L’anno amaro degli emergenti
Per le Borse emergenti è stato un anno amaro, con l’indice Msci Em (in euro) che ha perso quasi il 7%, lasciandosi alle spalle la buona performance del 2012. Fidelity Emerging markets, tuttavia, è riuscito a creare valore per i sottoscrittori. Quattro stelle, è stato uno dei pochi a non soffrire perdite, grazie all’efficace diversificazione geografica, che lo ha mantenuto alla larga dall’America latina. L’Analyst rating è pari a Bronze. Ultimo degli azionari a salire sul podio è CB-Accent Lux Far east equity, cinque stelle nella categoria Asia-Pacifico incluso Giappone, la cui scommessa vincente è stata nel 2013 la Borsa di Tokyo.

Bis obbligazionario di Pioneer
In mercato dei titoli di stato reso più complicato dalla crisi del debito sovrano, Pioneer Funds Euro Bond ha dimostrato di essere ben equipaggiato per fare fronte alle nuove sfide. Con Analyst rating pari a Bronze, è gestito da un team di grande esperienza, che rappresenta il vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti. Sul podio è salito anche un altro fondo della società di gestione del gruppo Unicredit, Pioneer Euro aggregate bond. Quattro stelle ed Analyst rating pari a Silver, è considerato uno dei migliori comparti Obbligazionari diversificati in euro, grazie tra le altre cose ai bassi costi.

Tra gli obbligazionari globali vince Templeton Global total return, un comparto con medaglia di bronzo, che va controcorrente con performance eccellenti a tre e cinque anni. Nella categoria high yield (titoli ad alto rendimento e maggior rischio), il primo posto va ad Aberdeen Global II Euro high yield, che ha creato valore per i sottoscrittori grazie ad un’esposizione limitata al rischio di tasso e a un’attenta selezione dei titoli, in un anno record per le emissioni in Europa. Il 2013 è invece da dimenticare per gli obbligazionari emergenti, categoria all’interno della quale un solo fondo aveva le carte in regola per passare la selezione, Loomis Sayles Emerging debt and currencies (Natixis). Infine, nella categoria dei corporate bond, il premio va a UniEuroRenta Corporate, con Analyst rating pari a Bronze.

La prima volta dei bilanciati
New entry dei Morningstar Awards 2014 sono i bilanciati, che in passato non concorrevano alla premiazione. Sul podio salgono Dnca Invest Eurose per gli Allocation Euro e JB Strategy income per quelli globali. Il primo, cinque stelle, ha tutti i requisiti per ottenere buoni risultati nel tempo (l’Analyst rating è Bronze ). Il secondo ha sempre battuto la categoria negli ultimi cinque anni.

Le società al top
Fidelity è la miglior società di gestione azionaria large e multi-asset nel 2013. Gli analisti di Morningstar riconoscono come vincente la forza del suo team che permette di creare valore con l’approccio bottom up. Nel reddito fisso, per la taglia large, vince Pioneer Investments, che ha tra i suoi punti forti la struttura di remunerazione dei gestori, che tende ad allineare i loro interessi con quelli dei sottoscrittori. Al top tra le specializzate in azioni vince M&G, mentre tra quelle obbligazionarie la migliore è Goldman Sachs.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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