Difficile scegliere quando un confronto su basi omogenee è praticamente impossibile. Questa è la prima osservazione che possiamo fare per quanto riguarda il mondo della previdenza complementare. Fondi pensione negoziali, aperti e Pip presentano delle specificità tali che ogni valutazione va fatta prodotto per prodotto.
Fondo pensione negoziale
In base alla categoria lavorativa di appartenenza, vi è la possibilità di accedere a un particolare fondo pensione. Dunque, il primo passo per chi intende valutare questa forma previdenziale integrativa è capire se e quale fondo sia previsto nel suo caso. Per fare un esempio, un lavoratore del settore delle telecomunicazioni avrà la possibilità di investire in una delle linee di Telemaco.
Come valutare questa possibilità? Punto di partenza è sicuramente andare a vedere la politica di investimento della linea scelta (percentuale investita in azioni, aree geografiche, eccetera) contenuta all’interno del prospetto informativo. Prendiamo, ad esempio, la linea Telemaco Bilanciato. L’esame delle linee guida, seguite nella gestione del fondo, ci può dire molto sull’esposizione media ai fattori di rischio. Il passo successivo è andare a vedere le performance realizzate, facendo un’analisi in relazione alla politica di investimento e a un parametro di riferimento, come la media di categoria Morningstar.
Resta da fare una valutazione in chiave prospettica, che potrebbe essere basata sull’esame della qualità del gestore. Questa, però, è resa difficile dal fatto che spesso, come nel caso dei fondi Telemaco, i gestori nominati dal fondo pensione sono più di uno e possono subire frequenti avvicendamenti. Inoltre, le informazioni a disposizione sull’effettiva composizione dei team di gestione è limitata (ad esempio, non è possibile sapere se un analista di talento si è dimesso o meno). Da ultimo, resta il discorso dei costi, che viene catturato dall’indicatore sintetico dei costi.
Esulano da quanto scritto finora considerazioni relative agli aspetti fiscali e il contributo del datore di lavoro, che vanno senz’altro inserite nell’analisi. Ciò vale anche per quanto segue.
Fondo pensione aperto
Il processo di analisi di un fondo pensione aperto presenta alcune specificità. Innanzitutto, bisogna distinguere il caso dell’adesione collettiva da quella individuale. Il primo prevede di fatto la riduzione delle alternative al prodotto promosso dal datore di lavoro. Resta, però, la possibilità di non aderire a questa forma di pensione integrativa e scegliere al suo posto il fondo pensione negoziale. Si rende, necessaria dunque, un’analisi e quindi un confronto seguendo gli stessi passaggi logici descritti in precedenza.
Il caso dell’adesione individuale, invece, prevede maggiori alternative. Il singolo, dunque, potrà mettere a confronto le alternative, ad esempio utilizzando lo strumento di Morningstar “Classifiche Fondi Pensione”, focalizzando l’attenzione solo su alcune categorie oppure facendo delle classifiche sulla base dei costi.
Pip
Per quanto riguarda i principali meccanismi finanziari, i Piani individuali pensionistici (Pip) sono simili ai fondi pensione (esiste una fase di accumulazione e successivamente, all’età pensionabile, il montante viene distribuito sotto forma di rendita). La differenza principale sta nel fatto che l’adesione al Pip è di tipo individuale, aspetto che comporta maggiore flessibilità, ad esempio potendo interrompere il versamento dei premi nel corso del contratto. L’aspetto negativo, spesso sottolineato da Morningstar e da altri media, è quello dei costi. Questo aspetto è sicuramente penalizzante, ma la scelta non dovrebbe basarsi unicamente su questo fattore.
Una valutazione di efficienza complessiva idealmente non deve essere solo quantitativa, ma anche basarsi su aspetti qualitativi in un’ottica prospettica. Ad esempio, bisogna distinguere tra:
- Pip del ramo I (assicurazione sulla vita), la cui rivalutazione è collegata alla gestione interna dell’intermediario assicurativo
- Pip del ramo III (polizze di tipo unit linked), la cui performance si basa su fondi interni o Oicr
Tra questi due casi, poi, vi sono alcuni prodotti di tipo misto.
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