La vita nei fondi migliora

Secondo uno studio di Morningstar, migliora la qualità dell’esperienza associata al risparmio gestito nel Belpaese, anche se è ancora lontana dai vertici della classifica internazionale. 

Dario Portioli, CFA 12/06/2013 | 10:53
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Come vengono trattati i sottoscrittori di fondi in Italia? Che tipo di esperienza vivono nel momento in cui decidono di affidare i propri risparmi a una società di gestione del risparmio?

Morningstar effettua periodicamente uno studio, che interessa 24 paesi, in cui vengono date risposte precise a queste domande. Lo studio, che prende il nome di Global Fund Investor Experience, ha l’obiettivo di definire quali condizioni consentono di realizzare esperienze di investimento positive e, allo stesso tempo, esaminare in quali paesi tali condizioni sono presenti. Nella terza edizione di questa ricerca, l’Italia è stata promossa, da C a C+, ma continua a collocarsi in una fascia media rispetto all’insieme dei giudizi assegnati, come emerge dal grafico. 

Scala dei rating

 

Sono quattro gli aspetti presi in considerazione nell’indagine:

Regolamentazione e tassazione: il giudizio dipende dall’efficacia del sistema delle regole nel proteggere gli interessi dei sottoscrittori; inoltre, paesi in cui la tassazione sui fondi è concepita in modo intelligente e, al contempo, con aliquote contenute ottengono un punteggio in più;

Grado di trasparenza: idealmente, le informazioni sono condivise in modo regolare, comprensibile e specifiche rispetto ai singoli fondi;

- Costi: dalla prospettiva dell’investitore, costi di gestione bassi, a parità di qualità, sono la condizione ideale;

- Distribuzione e media: l’esame verte sulla varietà ed efficienza dei canali distributivi, ma anche sull’attenzione posta dai vari fornitori di informazioni su aspetti critici per i sottoscrittori, come l’orizzonte di investimento o i costi.

Per quanto riguarda l’Italia, il giudizio è migliorato principalmente in relazione alle novità in materia fiscale. Infatti, con la riforma entrata in vigore dal primo luglio del 2011, i sottoscrittori non sono più tassati sui guadagni non realizzati, ma solo su quelli conseguiti, come avviene nella gran parte degli altri paesi. Per quanto riguarda la trasparenza, questa è mediamente buona, ma non è superiore a quella di altri paesi. I costi dei fondi, invece, rappresentano un’area dove l’investitore italiano viene trattato peggio di altri. Con riferimento alle politiche di distribuzione, vi sono dei progressi positivi sul tema dell’architettura aperta, ma la competizione tra prodotti e canali ancora non è ideale. Infine, in Italia i media apportano un contributo positivo, secondo il giudizio degli analisti di Morningstar, grazie al focus che viene spesso posto su aspetti di reale interesse per i sottoscrittori.

Per leggere lo studio completo, clicca su Global Fund Investor Experience

 

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Dario Portioli, CFA

Dario Portioli, CFA  è Senior Fund Analyst di Morningstar in Italia.

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