Commodity in preda ai dubbi

La ripresa economica mondiale sembra allontanarsi. E gli investitori tornano a vendere le materie prime. Il platino non è più da record. 

Marco Caprotti 05/02/2013 | 14:52
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Troppi dubbi sulla ripresa mondiale. E le materie prime soffrono. L’indice S&P del comparto nell’ultimo mese (fino al 4 febbraio e calcolato in euro) ha perso il 2,6%.

Il quadro macro
Il Prodotto interno lordo americano nel quarto trimestre 2012 ha accusato una flessione dello 0,1% (+3,1% nel terzo trimestre), risentendo del calo delle scorte e della spesa governativa, in ribasso del 15%. Si tratta del primo calo registrato dal Pil nel quarto trimestre da tre anni e mezzo. Il dato è nettamente inferiore alle attese: gli economisti avevano messo in contro un miglioramento attorno all’1%. Il Pil Usa, tuttavia, è migliorato del 2,2% nell’intero 2012, accelerando rispetto al +1,8% di crescita del 2011. Notizie contrastanti arrivano anche da Oriente. Il Pil cinese è rimbalzato nell’ultimo trimestre del 2012, ma l’anno appena concluso è stato il più debole degli ultimi 13 anni per l’economia della Tigre asiatica, con un Pil cresciuto del 7,8%, a causa di una domanda interna che non ha compensato il rallentamento dell’export. Nel 2010 la crescita era stata del 10,4% e nel 2011 del 9,3%. Dopo sette trimestri consecutivi in rallentamento, la crescita del Pil si è indebolita fino al +7,4% dell’estate scorsa, ma nell’ultimo trimestre dell’anno ha registrato un rimbalzo, tornando a +7,9%.

Il Vecchio continente, intanto, conferma il suo momento difficile. “La debolezza dell’economia nell’area dell’euro dovrebbe protrarsi anche nel 2013”, spiega senza mezzi termini l’ultimo bollettino mensile della Bce secondo cui, in particolare, “gli aggiustamenti di bilancio necessari nei settori finanziario e non finanziario, nonché la persistente incertezza seguiteranno a gravare sull’attività economica”.

Il platino brilla meno
In uno scenario del genere gli operatori hanno iniziato a liberarsi di quegli asset, come alcune materie prime, che seguono gli umori della congiuntura globale. Un esempio di questa dinamica sono le materie prime. Mentre l’oro tiene grazie alle sue qualità di asset di protezione nei momenti di crisi, il platino, dopo una buona performance ha iniziato una fase di declino. Il materiale, infatti, è  utilizzato soprattutto dall’industria automobilistica.

Ma la domanda da questo segmento industriale, secondo le proiezioni di Barclays, quest’anno crescerà solo dello 0,5%. A sostenere le valutazioni non servirà nemmeno il taglio della produzione annunciato da Anglo American Platinum che, nel 2013, farà scendere l’estrazione del minerale del 2,7% portandola a 5,68 milioni di once (il livello minimo dal 2000). 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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