La frenata mondiale pesa sulle Borse

Europa negativa. Le contrattazioni sono condizionate dai numeri della congiuntura globale che hanno frenato anche l’Asia e New York. A Milano le utility offrono un po’ di resistenza.  

Marco Caprotti 13/11/2015 | 09:41
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Apertura in rosso per le principali Borse europee che, dopo le indicazioni sulla crescita tedesca e francese (+0,3% nel III trimestre per entrambi i paesi), attendono le statistiche sull'andamento del Pil nell’Eurozona. Regna una debolezza generale tra i vari settori con farmaceutici, bancari e assicurativi più fiacchi mentre i minerari cercano il riscatto dopo la forte correzione di ieri.

Piazza Affari è sostanzialmente piatta grazie al contributo positivo delle utility e dei bancari. Tra i primi, Enel e A2a reagiscono bene ai risultati. Tonfo di Ferragamo dopo i conti deboli che hanno portato molte case di investimento a rivedere al ribasso le raccomandazioni sul titolo. Nel comparto moda giù anche Geox. Male Rcs Mediagroup che ha annunciato una perdita di 126 milioni nei nove mesi e la convocazione di un'assemblea dei soci per prorogare la delega al cda per un eventuale aumento di capitale.

Asia e New York giù
Seduta negativa per l’Asia, sulla quale hanno pesato le preoccupazioni sull’andamento della crescita globale bene evidenziate dal rallentamento delle commodity. Le stesse motivazioni hanno condizionato Wall Street, dove ieri la giornata è terminata con cali superiori all'1%, (la peggiore seduta dalla fine dello scorso settembre). Le vendite si sono accentuate nel pomeriggio, quando il Dow Jones e l'S&P 500 sono scesi sotto la media mobile a 200 giorni.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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