Perché brindare all’aumento dei tassi

Secondo l’esperto di investimenti, Rick Ferri, l’intervento della Fed calmerebbe l’ansia dei mercati, avrebbe un impatto positivo sul Pil americano e darebbe alla Banca centrale maggior flessibilità in caso di un possibile peggioramento della congiuntura. 

Francesco Lavecchia 09/11/2015 | 10:24
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Christine Benz: Buongiorno, sono Christine Benz e sono alla Conferenza Bogleheads in compagnia dell’esperto di investimenti Rick Ferri. Rick, grazie mille per essere qui. 

Rick Ferri*: Grazie Christine per avermi invitato. 

Benz: Negli ultimi anni c’è stata molta attenzione sulla potenziale direzione dei tassi di interesse. Gli investitori hanno pensato a quelle che potevano essere le implicazioni per i loro portafogli obbligazionari. E tu hai lanciato la provocazione che un aumento dei tassi di interesse sia in realtà positiva. Ti chiederei di parlarmi delle ragioni per cui l’aumento del costo del denaro potrebbe essere una buona notizia per il portafogli degli investitori.

Ferri: A mio avviso ci sono quattro motivi per guardare con ottimismo all’aumento dei tassi di interesse. Ascoltando i media sembra che tutto ruoti attorno al momento in cui la Fed alzerà i tassi e ho come l’impressione che la paura di un aumento del costo del denaro e dell’effetto che questo possa avere sui portafogli obbligazionari stia in realtà frenando l’economia. Penso, quindi, che nel caso in cui vi sia un aumento dei tassi di interesse dello 0,25%,  i risparmiatori costateranno che questo non comporterà alcuna variazione nel loro portafoglio e che il loro patrimonio non è stato decurtato del suo valore. Quindi anche questo clima di ansia attorno alle decisioni della Fed si andrà allentando.

Benz: Il commento, quindi, sarà: non è andata poi così male.

Ferri: Esatto. Capiranno che l'ansia e le preoccupazioni sono state esagerate e guarderanno alla realtà con occhi diversi.

Benz: La seconda ragione è legata alle positive ricadute che l’intervento della Fed avrebbe sull’economia.

Ferri: Penso che un innalzamento dei tassi d’interesse provochi in realtà un aumento della spesa da parte degli americani. Molte famiglie hanno posticipato gli acquisti perché hanno preferito aumentare i risparmi, ma la notizia di un intervento della Fed sui tassi (anche se la correzione dovesse essere di piccola entità) indurrà molte persone a  dire: "Compriamo quella casa prima che sia troppo tardi e che i costi del finanziamento diventino troppo onerosi”. Credo, quindi, che questo nuovo atteggiamento da parte dei consumatori possa produrre una spinta all'economia, anche se quantificabile in una piccola percentuale del Pil.

Benz: La fine di questa “guerra al risparmio” avrà altri effetti positivi. Giusto?

Ferri: Vero. Il costo della ripresa economica, cioè dei tassi d’interesse al minimo storico, è gravato sulle spalle di coloro che hanno investito nel reddito fisso. Chi ha scelto l’equity ha beneficiato di questa situazione. Con l’innalzamento del costo del denaro, anche i titoli obbligazionari potrebbero tornare a vedere rendimenti più elevati. Per alcune categorie come i pensionati, ad esempio, che investono in questo tipo di titoli, questo comporterà una crescita del capitale alla quale potrebbe fare seguito un incremento dei consumi.  

Benz: Un aumento dei tassi d’interesse, inoltre, permetterebbe alla Fed di riprendere in mano il suo principale strumento di politica monetaria. Vogliamo parlare di questo?

Ferri: La Fed possiede degli strumenti che utilizza per rilanciare l’economia durante i periodi di recessione. Il più efficace tra essi è l’intervento sui tassi d’interesse. Sino ad ora il livello si è mantenuto prossimo allo zero. Quindi questo strumento non è stato più utilizzabile.  Con la risalita dei tassi, invece, la politica monetaria della Fed tornerebbe a normalizzarsi. Quindi, nel caso in cui si verificasse un nuovo rallentamento dell’economia, la Banca centrale americana potrebbe tornare a una politica espansiva attraverso un intervento sul costo del denaro.

Benz: Rick, grazie per aver condiviso con noi le tue opinioni.

Ferri: Grazie Christine.

 

*: Rick Ferri è fondatore e managing partner di Portfolio Solutions, società americana di Investment management. 

 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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