Etf a cinque stelle crescono

Nel corso dell’anno, 43 replicanti hanno ottenuto il massimo punteggio del Morningstar Rating. Le categorie azionarie dei paesi sviluppati sono le più presenti, grazie al rally dei mercati.  

Valerio Baselli 15/12/2014 | 09:53
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Il Morningstar Rating ha lo scopo di individuare l’eccellenza. Nel corso di quest’anno sono stati 43 gli Exchange traded fund (Etf) che hanno ottenuto le cinque stelle(alcuni dei quali erano sotto i tre anni di vita, quindi senza rating, la maggior parte invece aveva un giudizio inferiore). Le cinque stelle vengono assegnate solo al miglior 10% dei fondi all’interno di ogni categoria in termini di Morningstar Risk-Adjusted Return (rendimento aggiustato per il rischio).

Clicca qui per vedere la tabella con tutti i nuovi 43 Etf a cinque stelle. I replicanti sono in ordine di patrimonio gestito (i dati sono al 25 novembre 2014; nel mese di dicembre, quindi, potrebbero esserci altri Etf a cinque stelle).

Come si evince dalle categorie più presenti nell’elenco, il rally vissuto dai mercati azionari sviluppati negli ultimi anni ha avuto il suo peso. Abbiamo approfondito i tre più grandi in termini di asset under management.

iShares Core S&P 500 UCITS ETF
Il fondo utilizza la replica fisica completa per cercare di catturare la performance dello S&P 500, un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato aggiustata per il flottante, che racchiude le 500 azioni statunitensi a maggiore capitalizzazione.

L’Etf utilizza contratti future per limitare il tracking error. Il fondo può effettuare operazioni di prestito titoli per migliorare i rendimenti, ma al momento iShares non fornisce alcun dettaglio relativo a questa attività. In ogni caso, i proventi derivanti dal prestito vengono divisi tra l’Etf e iShares (62,5% al primo, 37,5% al secondo). Per proteggere il fondo dal rischio di controparte che nasce da questa pratica (che teoricamente può portare a una perdita pari al 100% del capitale), iShares utilizza un collaterale superiore al valore del prestito. I livelli di garanzia variano dal 102,5% al 112% del valore dei titoli in prestito. Le commissioni totali sono pari allo 0,07%.

iShares MSCI World UCITS ETF
iShares utilizza la tecnica di replica fisica per offrire la performance dell’indice Msci World, formato da oltre 1.600 componenti di più di venti nazioni sviluppate del mondo. Malgrado la dimensione enorme delle società nell'indice, nessun componente rappresenta più del 2% del suo valore. I paesi nell'indice totalizzano la metà del Pil mondiale. I titoli sono pesati sulla base della capitalizzazione del mercato corretta per il flottante.

Al fine di limitare i costi di negoziazione e acquistare titoli liquidi, ricorre a pratiche di ottimizzazione. L’Etf detiene infatti circa la metà dei titoli presenti nel benchmark. iShares può effettuare il prestito titoli per un importo fino al 95% del valore patrimoniale netto (Nav) del fondo. La liquidità derivante dai dividendi delle azioni sottostanti viene trattenuta nel fondo fino al momento della distribuzione, che avviene su base trimestrale. Questa pratica può potenzialmente creare una differenza negativa tra i rendimenti, durante le fasi di mercato rialzista, visto che i dividendi non vengono reinvestiti nel fondo. Vale però anche il contrario. Il Ter del fondo è pari allo 0,50%.

iShares STOXX Europe 600 UCITS ETF
Il fondo utilizza la replica fisica completa per tracciare lo Stoxx Europe 600, un benchmark ponderato per la capitalizzazione di mercato aggiustata per il flottante; si tratta di un sottoindice del Dow Jones Stoxx 1800 Index. Il benchmark contiene un numero fisso di 600 titoli emessi in 18 diversi paesi, catturando così circa il 95% della capitalizzazione di questi mercati.

iShares può effettuare attività di prestito titoli per migliorare la performance, nel limite del 50% del portafoglio; i proventi del prestito vengono così divisi: 62,5% al fondo e 37,5% a BlackRock. Il fondo ha in media prestato, da giugno 2013 a giugno 2014, lo 0,91% del portafoglio, guadagnando lo 0,1% netto. Le operazioni di prestito sono coperte usando un collaterale costruito in base alle norme Ucits. Il collaterale è detenuto in un conto da una parte terza. Il grado di sovracollateralizzazione è in funzione delle attività previste come garanzia, ma varia tipicamente da 102,5% al 112%. Le commissioni totali sono pari allo 0,20%.

 

 

 

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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