Borse, gli Usa fanno da scudo alle banche

L'Msci World ha perso il 7%. Gli interventi delle autorità monetarie mondiali salvano la fine della settimana.

Marco Caprotti 19/09/2008 | 16:49
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E’ stato un tracollo. Una delle peggiori settimane che i mercati mondiali ricordino, si è chiusa con l’indice Msci World in calo di quasi il 7% (in euro). Il paniere relativo agli Stati Uniti ha perso circa il 6% mentre quello dell’Europa è arretrato quasi del 7%. Il listino dell’Asia (Giappone escluso) si è perso per strada più dell’11%; quello del Sol Levante quasi l’8%.

La situazione è migliorata solo sul finire dell’ottava quando le maggiori banche centrali mondiali hanno pompato miliardi di dollari nel sistema finanziario, il segretario Usa al Tesoro Henry Paulson e il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke hanno proposto la creazione di un fondo in cui verranno congelati gli asset-spazzatura delle banche (gli stessi in pratica che, poco più di un anno fa avevano dato

il via alla crisi dei mercati e al rallentamento dell’economia) e le autorità di Borsa americane e inglesi hanno deciso di bloccare le vendite allo scoperto sui titoli di banche e assicurazioni. Il Tesoro Usa ha anche lanciato un programma temporaneo di garanzia per il settore dei fondi d'investimento monetari fino a 50 miliardi di dollari,

Le ragioni di una débâcle
La settimana era iniziata male: gli investitori si sono trovati subito ad affrontare quello che qualcuno ha ribattezzato come il re di tutti i ribassi. La storica Lehamn Brothers ha chiesto la bancarotta e non ha trovato nessuno che accorresse in suo aiuto. Questo ha dato il via alle vendite in tutti i comparti. Aig, uno dei maggiori gruppi assicurativi del pianeta, nel frattempo è stato di fatto nazionalizzato in cambio di un prestito ponte da 85 miliardi di dollari. La blasonata Merrill Lynch per non chiudere i battenti si è dovuta mettere nelle mani di Bank of America.

In pratica sono venuti al pettine tutti i nodi che in questi mesi si sono formati e che hanno portato il sistema finanziario mondiale a registrare perdite e svalutazioni per oltre 500 miliardi di dollari. Il virus è stato talmente violento che la Borsa russa ha dovuto chiudere per due giorni aspettando che la situazione migliorasse. “Nessuno potrà dire di essere stato colto di sorpresa”, spiega una nota degli analisti di Morningstar. “Era da tempo che sul mercato si avvertivano le prime scosse di questo terremoto. Non se ne poteva forse immaginarne la portata. Ma sarebbe stato molto più semplice se le grandi istituzioni finanziarie coinvolte fossero state più tempestive a comunicare la reale entità delle perdite”.

Cosa succederà adesso?
Le mosse studiate dal Tesoro Usa e dalla Fed stanno sortendo i primi effetti. Come ha spiegato un operatore: “La rete di protezione che stanno mettendo intorno al settore finanziario potrebbe far tornare un po’ di fiducia nel comparto”. Non a caso i titoli finanziari nell’ultima seduta di Borsa hanno registrato rialzi che non vedevano da anni. Barclays, per esempio, in metà giornata ha avuto una crescita del 31%. Le piazze finanziarie sono quindi tornate a respirare. La Borsa di Mosca, appena riaperta, ha segnato +20%. In ripresa anche i Paesi emergenti che, soprattutto nelle ultime settimane, avevano pagato l’avversione al rischio da parte degli investitori che non sapevano più in quale porto ripararsi.

“Dal punto di vista operativo, si può tornare ad acquistare”, dice la nota di Morningstar. “Soprattutto se lo si fa con un’ottica di lungo periodo e si mette in conto che la volatilità dei mercati non è ancora finita” Qualcuno, peraltro, lo sta già facendo. Il finanziere americano Warren Buffet, ad esempio, attraverso la sua MidAmerican giovedì ha comprato la utility Constellation Energy Group (a cui era interessata anche la francese Edf) per 4,7 miliardi di dollari. Meno della metà di quello che avrebbe dovuto sborsare martedì. Gli analisti, invece, consigliano ancora prudenza sui finanziari. E’ ancora presto per dire se le cattive notizie per il settore sono finite.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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