Bilanciati all’americana

Sono fondi che investono a Wall Street (ma non solo) e nel reddito fisso, ponendosi obiettivi di rischio/rendimento in dollari. Molto variegata la composizione di portafoglio. In terra di confine Franklin Mutual Beacon, che privilegia i titoli azionari a stelle e strisce e fa leva sugli high yield.

Sara Silano 18/04/2006 | 15:39
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Permettono di avere un piede a Wall Street e un altro nel mercato del reddito fisso. Si tratta dei bilanciati in dollari, categoria in cui Morningstar fa rientrare tutti i prodotti che hanno una componente azionaria inferiore al 75% del patrimonio nella normale gestione del fondo e si pongono obiettivi di rischio/rendimento in dollari.

Quelli distribuiti in Italia sono una quarantina, tutti appartenenti a società di gestione estere. Nell’ultimo anno, la performance media è stata del 16% in euro (8,8% in dollari), mentre da gennaio il rialzo è stato di poco superiore all’1%, penalizzato dal rapporto di cambio (3,6% in dollari).

L

a composizione di portafoglio è molto variegata, anche se mediamente i titoli rappresentativi del capitale di rischio (non solo americani) sono circa la metà degli attivi, il 36% è destinato agli strumenti obbligazionari e il resto è tenuto prevalentemente in liquidità.

E’ in una terra di confine il fondo Franklin Mutual Beacon, gestito da Peter Langerman e Anne Gudefin, che investe prevalentemente in titoli americani, ricercando società sottovalutate, interessate da progetti di acquisizione o in fase di ristrutturazione. Tuttavia, quando i fund manager non trovano buone opportunità preferiscono rimanere liquidi, perché, dicono, “la conservazione del capitale è uno dei capisaldi della nostra filosofia”. Alla fine del 2004, il cash rappresentava quasi il 27% degli attivi, ma in dodici mesi è sceso sensibilmente.

Per il 2006, i gestori continuano ad essere ottimisti, perché in un contesto di alti prezzi del petrolio, curva dei rendimenti relativamente piatta e forte indebitamento dei consumatori, il valore delle azioni appare equo, ma la selezione di società a sconto può essere fonte di valore aggiunto. Rispetto a un azionario puro, il Franklin Mutual Beacon ha un ulteriore leva, quella obbligazionaria. Ad attrarre i gestori è soprattutto il “fertile” terreno degli high yield, che offrono un maggior rendimento a fronte di un rischio più alto.

Estratto aggiornato dell’articolo apparso su "Il Mondo" del 10 febbraio 2006.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Franklin Mutual US Value A acc EUR96,44 EUR-0,86Rating
Franklin Mutual US Value A acc USD102,60 USD-1,11Rating
Franklin Mutual US Value A Ydis USD95,14 USD-1,10Rating
Franklin Mutual US Value N acc EUR44,84 EUR-0,85Rating
Franklin Mutual US Value N acc USD47,74 USD-1,12Rating

Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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