Poche energie

A marzo, il comparto Tmt ha perso ancora terreno. Soffre soprattutto l’hi-tech, mentre vanno leggermente meglio media e telecom.

Frédéric Lorenzini 14/04/2003 | 17:55
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E’ pressoché simmetrico l’andamento del settore farmaceutico e di quello tecnologico. A marzo, l’indice Msci Healthcare ha guadagnato il 2,71%, mentre quello Hardware & equipment ha perso il 2,36%. Di fatto, nel segmento Tmt (telecom, media e tecnologici), quello dei personal computer e delle strumentazione è il mercato con maggiori difficoltà. Nei primi tre mesi dell’anno, l’indice di settore ha lasciato sul terreno l’8,61%, una delle peggiori performance dopo il comparto automobilistico (-13,4%).

La bassa domanda da parte delle imprese e l’aspra competizione, dovuta soprattutto ai Paesi asiatici a basso costo del lavoro, ha determinato forti pressioni sui produttori di computer e le azioni di tali società continuano a non essere acquistate dagli investitori.

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Al confronto, il settore dei media appare relativamente in buona salute. L’indice Msci di comparto ha perso solo l’1,5% in marzo, molto meno che nei primi due mesi dell’anno. Gli investitori rimangono comunque cauti, perché l’andamento dei media dipende dal contesto economico globale. Le valutazioni sono ritenute basse e non si prevede un ulteriore deprezzamento dei corsi azionari.

Le telecom sono andate abbastanza bene a marzo, con l’Msci di settore che ha perso solo l’1,32%. Come accade da molti mesi, gli operatori mobili hanno beneficiato di un contesto più positivo, in quanto il mercato cresce in maniera regolare e i nuovi servizi incontrano un sempre maggior successo. Al contrario, soffre il settore della telefonia fissa, perché il mercato ristagna e le società sono appesantite dai debiti.

Scenario

Non ci sono ragioni per essere eccessivamente ottimisti sul comparto Tmt, che soffre, come gli altri, per la debolezza economica.

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Frédéric Lorenzini

Frédéric Lorenzini  est Directeur de la Recherche de Morningstar France.

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