Occhi puntati sulla Banca centrale

Gli investitori ripongono la speranza di ripresa dei mercati azionari sulla nomina del nuovo governatore della Bank of Japan il prossimo 19 marzo. Anche la fine dell’anno fiscale, il 31 marzo, potrebbe dare una spinta alla Borsa.

Jonas Lindmark 05/02/2003 | 11:44
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A fine gennaio la Borsa di Tokyo ha raggiunto un nuovo minimo degli ultimi 19 anni. Si tratta del quarto ribasso consecutivo per l’indice Msci Japan in yen degli ultimi quattro mesi, a cui si aggiunge il cambio sfavorevole della valuta nipponica nei confronti di dollaro ed euro. Per queste ragioni i fondi che investono nell’area sono ai livelli storicamente più bassi.

Il sentiment degli investitori

Il 2002 ha lasciato ancora una volta sconcertati gli investitori dal momento che la ripresa economica in primavera ha perso velocità e le promesse riforme sono state rimandate. Gli operatori esteri hanno più volte lamentato la

mancanza di interventi politici su questioni come la l’eccesso di capacità produttiva, l’indebitamento, gli scambi commerciali, l’immigrazione e gli investimenti in infrastrutture.

Ma anche ora, dopo anni di declino, ci sono ancora delle speranze. A riportare un po’ di ottimismo è la prossima nomina del governatore della banca centrale. Il mandato quinquennale di Masaru Hayami termina il 19 marzo, e il 4 febbraio il primo ministro Junichiro Koizumi ha detto che il nuovo capo sarà nominato intorno al 20 febbraio. Un mese fa, Koizumi ha promesso che sarà scelta una figura che si impegnerà attivamente per porre fine alla deflazione, ma tra gli investitori non mancano le perplessità al riguardo.

Scenario

Anche se il governo giapponese realizzasse le riforme, gli economisti ritengono che ci vorrà ancora almeno un anno per vederne gli effetti. Ma gli investitori guardano avanti e la storia mostra che un crescente ottimismo può bastare a risollevare il mercato.

Inoltre, il governo giapponese e le principali istituzioni finanziarie sono spesso state accusate di sostenere la Borsa di Tokyo alla fine dell’anno fiscale (31 marzo). Dal momento che l’indice Msci Japan ha perso il 23% negli ultimi dodici mesi, si può ritenere che sono più alte le probabilità di un rialzo in febbraio piuttosto che di un ribasso.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Jonas Lindmark

Jonas Lindmark  has been editor and head of fund analysis at Morningstar Sweden since August 2000. Before that he was personal finance editor and designed fund ratings during 9 years at the weekly business magazine Affärsvärlden.

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