Novembre in rosa

Il trio Tmt (telecom, media e tecnologici) ha dato risultati eccellenti lo scorso mese. Ma alcuni analisti restano cauti.

Frédéric Lorenzini 16/12/2002 | 15:10
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Per il secondo mese consecutivo, i Tmt sono stati nel complesso quelli che hanno performato meglio in novembre: l’indice Msci Information technology ha guadagnato il 16,34% e quello delle telecom è cresciuto del 10,84% (in dollari), mentre l’indice sulle utilities è salito appena dello 0,29%.

Dopo un lungo periodo di diffidenza, sembra che gli investitori abbiano capito che non ci sono ragioni per stare lontano dai Tmt e la maggior parte dei titoli ha realmente buone prospettive. Secondo l’analisi Ibes, il settore dell’Information technology potrebbe registrare un incremento degli earning per share (Eps) del 60% nel 2003, mentre le telecomunicazioni potrebbero crescere addirittura del 179%.

Date le basse valutazioni non c’è da sorprendersi se le stime di Eps sono così alte. Ma la cautela è d’obbligo: nel “2003 Market Outlook”, gli analisti di Salomon Smith Barney (Ssb) hanno fatto notare che la maggior parte delle società tecnologiche che hanno ottenuto i migliori rendimenti a novembre, nei passati dodici mesi hanno registrato performance deludenti. Ssb sottopesa software e servizi, mentre è neutrale sull’hardware.

Quanto alle telecomunicazioni, il mercato ha risposto positivamente agli sforzi degli operatori di ridurre le spese e mantenere i margini. Ma, mentre il settore della telefonia mobile è in fase di sviluppo, quello della telefonia fissa ha raggiunto la maturità.

Outlook

Pensiamo che gli investitori debbano essere cauti quando scelgono di puntare sulle Tmt: la recente ripresa globale è in larga parte dovuta alle basse valutazioni che questi titoli avevano prima.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Frédéric Lorenzini

Frédéric Lorenzini  est Directeur de la Recherche de Morningstar France.

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