L’economia tedesca preoccupa

Oltre il 60% dei gestori intervistati nello European Fund Trend di novembre ritiene probabile una recessione a breve per la Germania. Per l’80% i riflessi sull’economia europea saranno forti.

Germana Martano, 28/11/2002 | 12:57
Facebook Twitter LinkedIn
Nonostante queste preoccupazioni, la maggior parte dei gestori ritiene che l’euro sarà la moneta con la migliore performance nei prossimi dodici mesi. Quanto alle Borse, invece, l’Europa eccetto il Regno Unito scende al terzo posto (con il 23%) delle preferenze dopo essere stata indicata come la migliore lo scorso mese. Secondo il 31% degli intervistati, sarà Wall Street il miglior mercato di qui a un anno, seguita dall’Asia (ex Giappone), che secondo il 29% del campione sarà il best performer.

Attese di crescita per le Borse

I fund manager sono positivi sull’azionario e l’82% del campione si aspetta che i mercati globali,

misurati dall’indice Msci World in euro, cresceranno almeno del 5% nei prossimi dodici mesi. Sul fronte obbligazionario diminuisce al 65% (dal 72% di ottobre) la percentuale di gestori che punterà sulla parte a breve (1-3 anni), contro il 35% (in aumento dal 28% del mese precedente) che preferisce il lungo periodo (oltre i 3 anni).

I gestori credono anche che gli investitori si dimostreranno meno avversi al rischio sulla scia dei recenti rialzi dei listini. Nei mesi scorsi la maggior parte degli intervistati riteneva che i flussi finanziari si sarebbero diretti prevalentemente sui fondi obbligazionari e bilanciati, mentre a novembre le risposte del campione sono meglio distribuite sulle diverse asset class: bilanciati, azionari, obbligazionari. La volatilità dei mercati fa comunque ritenere che tra i nuovi prodotti in distribuzione continueranno a prevalere quelli garantiti, anche se sono in aumento le società di gestione che prevedono il lancio di fondi tradizionali: il 27% contro il 24% di ottobre.

Torna la fiducia sui Tmt

Il settore telecomunicazioni, media e tecnologici è in ripresa: il 32% dei fund manager si aspetta che, duramente colpito nei mesi scorsi, sarà il settore che darà i migliori rendimenti nei prossimi dodici mesi. Una simile fiducia nel comparto non si vedeva dall’indagine di aprile. Di fatto, l’Msci Information Technology è cresciuto del 13% (in euro) nell’ultimo mese.

Quanto agli stili di investimento, torna il favore sulle large cap (preferite dal 53% contro il 45% di ottobre) e aumenta, anche se di poco, la percentuale di quanti puntano sulle small cap (al 16% dal 14%), a scapito di chi si dichiara neutrale rispetto alla dimensione dei titoli in portafoglio. Aumenta invece al 54% la quota di neutrali quando si guarda allo stile growth (preferito dal 29%) versus il value (il 17% lo indica come vincente).

L’indagine è stata condotta tra il 15 e il 25 novembre su 73 tra le maggiori società di gestione di Italia, Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. In media queste società gestiscono 54 miliardi di euro e offrono 89 fondi. Per l’Italia hanno partecipato Aletti Gestielle, Banca Fideuram, Bipiemme Gestioni, BNL Gestioni, Monte dei Paschi AM, Pioneer Global AM, Romagest.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

 

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures