Una guerra disastrosa per le Borse

Tre gestori su quattro pensano che se gli Usa lanceranno un attacco all’Iraq l’effetto sui mercati sarà negativo, disastroso secondo il 15% del campione. In controtendenza invece il 17% degli intervistati, che prevede un impatto positivo.

Juli Iacuaniello, 26/09/2002 | 18:52
Facebook Twitter LinkedIn
Gestori troppo ottimisti?

Il 23 settembre, alla chiusura del sondaggio mensile di Morningstar, European Fund trends, l’Msci world (in dollari) ha toccato il minimo di metà luglio 1996. I gestori, però, continuano a dichiararsi ottimisti sul futuro dei listini: secondo il 52% del campione le Borse mondiali guadagneranno almeno il 10% nel corso dei prossimi 12 mesi. Solo il 9% dei gestori si attende un rendimento dall’equity inferiore al 5%. Anche se le società si dicono ottimiste, le attese sulle scelte di investimento da parte degli investitori sono improntate alla cautela: saranno i fondi obbligazionari a raccogliere di più, almeno secondo un gestore su tre.

Nuovi prodotti

La più accentuata avversione al rischio ben spiega il fatto che il 42% dei gestori si aspetta una intensa politica commerciale che spingerà i lanci di fondi garantiti (rispetto al 25% di agosto). A livello di asset class, diminuisce di molto la percentuale del campione convinta che i fondi azionari domineranno i lanci del prossimo anno (il 36% rispetto al 57% di agosto), mentre cresce l’attenzione sui fondi bilanciati (il 33% dei gestori).

L’investimento vincente

Quanto ai rendimenti, cresce il numero di money manager che reputa i fondi bilanciati i best performer del prossimo anno (il 13% del campione), ma continua a prevalere l’ottimismo sui fondi azionari (i migliori secondo l’82% dei gestori). Società divise anche sul migliore stile d’investimento da adottare: tra value e growth, come tra large e small, a prevalere è lo stile neutrale.

Più America, meno Europa

A livello geografico, è in discesa la percentuale di gestori che si aspetta le migliori performance dalle Borse europee (dal 24% al 18%), mentre sale l’ottimismo su Wall Street dall’8% al 18%. L’Asia ex Giappone rimane l’area preferita dal 54% dei gestori, mentre aumenta il pessimismo sull’America latina, il peggior mercato secondo il 54% degli intervistati, e sul Giappone (il 20%).

Investire in energia

Il settore hi-tech continua a perdere il favore dei gestori: solo il 14% crede che sarà il settore migliore del prossimo anno (dal 27% di agosto), mentre un terzo dei gestori crede che sarà il peggiore, secondo solo ai titoli immobiliari. Meglio investire sulle risorse naturali (il 27%) e sul settore finanziario (il 25%).

Hanno partecipato al sondaggio questo mese 56 società di gestione europee, la più grandi per asset under management, che gestiscono in media 53 miliardi di euro e hanno in batteria 96 fondi. L’indagine, svolta dalle sedi locali di Morningstar in Italia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Olanda, Spagna, Svezia, illustra i trend dell’industria del risparmio gestito nel Vecchio Continente e le attese sull’andamento dei mercati nei successivi 12 mesi. Per l’Italia hanno partecipato Banca Fideuram, Bipiemme Gestioni, BNL Gestioni, Monte Paschi AM, Nextra, Pioneer, Romagest e Sanpaolo Imi am.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

 

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures