La fine dell’Orso è vicina?

E’ quanto afferma il 75% dei gestori che hanno partecipato ad agosto al sondaggio Morningstar, European Fund Trends. Ecco i settori, i mercati e gli stili d’investimento sui quali punteranno i più grandi money manager europei.

Juli Iacuaniello, 30/08/2002 | 17:41
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Entro la fine dell’anno l’inizio della ripresa dei mercati mondiali arriverà per tre gestori su quattro. E’ quanto rileva lo European Fund Trends, il sondaggio europeo condotto da Morningstar tra le principali società di gestione in agosto.

Dopo la forte discesa delle Borse durante il primo semestre, il 90% dei money manager ritiene che i migliori rendimenti da qui a un anno proverranno dai mercati azionari e quasi la metà stima che il rialzo delle Borse mondiali (espresso dall’Msci World) supererà il 10%. Attenzione, però, i risparmiatori rischiano di perdere il rally se, come prevede un gestore su due, continueranno a preferire i fondi che investono nel reddito fisso, restando ancora lontani dai prodotti azionari.

L’offerta torna tradizionale . Sulla rampa di lancio ci saranno soprattutto prodotti tradizionali: l’ingegneria finanziaria applicata a nuovi prodotti sembra dunque essersi ridimensionata. Cresce la percentuale di società che punterà sui fondi tradizionali (33%), e non su fondi garantiti, fondi di fondi e hedge funds. Saranno inoltre gli azionari quelli su cui si concentreranno i maggiori sforzi di collocamento secondo il 57% del campione.

Restare sulle grandi società. E’il consiglio del 44% dei gestori interpellati, contro il 31% di giugno. Di conseguenza cresce lo sfavore verso i titoli small (solo il 15% ritiene che questi offriranno le migliori performance nel prossimo anno). Aumenta l’incertezza sullo stile value-growth: il 63% dei money manager afferma che adotterà una politica di gestione neutrale.

Divise le aspettative per i Tmt. A livello settoriale, le maggiori attenzioni saranno rivolte verso le società del comparto finanziario (preferite dal 34% dei gestori), mentre in discesa viene visto il settore immobiliare, giudicato dal 48% del campione il peggiore nei prossimi 12 mesi. Più divisi sui titoli tecnologici; secondo il 27% del campione (in aumento rispetto al 21% del giugno scorso) sarà il migliore settore, mentre il 34% prevede che il comparto è ancora lontano dall'offrire nuovi ritorni.

Asia ancora in corsa. Come nei mesi scorsi, i money manager europei guardano con attenzione alle Borse asiatiche, dove anche il Giappone migliora le sue prospettive. Anche se in lieve diminuzione rispetto alle rilevazioni di giugno, il 44% dei gestori si attende dalle regioni asiatiche i migliori risultati, seguite dall’Europa (best perfomer per il 24% degli intervistati ). Forte pessimismo ancora nei confronti dell’America latina (il 48% ritiene che sarà l’area peggiore), seguita dagli Usa (la borsa peggiore per il 24%).

Hanno partecipato questo mese 49 società di gestione europee, la più grandi per asset, che gestiscono in media 55 miliardi di euro e hanno in batteria 82 fondi. L’indagine, svolta dalle sedi locali di Morningstar in Italia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Olanda, Spagna, Svezia, illustra i trend dell’industria del risparmio gestito nel Vecchio Continente e le attese sull’andamento dei mercati nei successivi 12 mesi. Per l’Italia hanno partecipato Bipiemme Gestioni, BNL Gestioni, Nextra, Unicredit, Romagest e Sanpaolo Imi am.

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