La riscossa dell’Europa

Nonostante le notizie degli scandali Usa, il 63% dei gestori europei intervistati dal sondaggio European Fund Trends di Giugno da Morningstar Europe crede che i mercati del Vecchio continente non sperimenteranno problemi di natura contabile.

Juli Iacuaniello, 09/07/2002 | 11:44
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Un ottimismo infondato?

Nonostante i recente scandali di WorldCom e i problemi di Vivendi, le società di gestione europee si aspettano un rialzo delle Borse mondiali sensibile: il 90% crede che i fondi azionari registreranno la performance migliore nei prossimi 12 mesi e il 55% del campione si attende un rendimento superiore uguale o superiore al 10% del Msci world index denominato in euro (rispetto al 35% di maggio). Un atteggiamento, questo, più ottimistico rispetto a quello espresso dai gestori statunitensi alla conferenza annuale di Morningstar svoltasi a Chicago a fine giugno, nel corso della quale gestori e promotori finanziari hanno dichiarato di aspettarsi un rendimento medio del 5% sul mercato americano (rispetto alla media storica del 10%).

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Confermate a giugno le preferenze geografiche espresse nei mesi precedenti: i gestori continuano a indicare le Borse asiatiche (escluso Giappone) come le piazze migliori su cui investire (il 48% del campione). In crescita è invece il favore dei Paesi dell’area euro, che risulta essere l’area preferita dal 25% dei gestori. La regione meno attraente resta l’America latina per il 44% degli intervistati, mentre il 22% dei money manager ritiene che la piazza peggiore nel prossimo anno sarà Wall Street.

Alla larga dai Tmt, opportunità tra i finanziari

Rispetto al 45% dei gestori che hanno indicato come preferito il settore Tmt a marzo, a giugno il 48% del campione lo ritiene il meno attraente e solo il 21% ha una visione ottimistica. Il preferito dalla maggioranza (il 41%) resta il settore finanziario.

Dollaro ancora giù

I gestori continuano ad allontanarsi dall’investimento sul dollaro: tre intervistati su cinque credono che il biglietto verde sarà la valuta peggiore, percentuale in crescita dal 41% di maggio. A fronte del deprezzamento del dollaro, viene segnalata l’attesa di una gran ripresa dell’euro, preferita dall’80% dei gestori.

I trend nell’industria dei fondi

Nonostante l’ottimismo sul futuro delle Borse, a giugno si è evidenziato un calo sensibile delle attese di raccolta sui fondi azionari, dal 61% di maggio al 29%. A raccogliere saranno, secondo il 41% dei gestori, i fondi obbligazionari (dal 15% di maggio). In crescita anche la percentuale di che crede che i fondi garantiti domineranno le novità commerciali nei prossimi 12 mesi (dal 21% al 33% del campione).

Hanno partecipato questo mese 58 società di gestione europee, la più grandi per asset under management, che gestiscono in media 49 miliardi di euro e hanno in batteria 98 fondi. L’indagine, svolta dalle sedi locali di Morningstar in Italia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Olanda, Spagna, Svezia, illustra i trend dell’industria del risparmio gestito nel Vecchio Continente e le attese sull’andamento dei mercati nei successivi 12 mesi. Per l’Italia hanno partecipato Bnl Gestioni, Eptafund, Monte Paschi am, Pioneer e Sanpaolo Imi am.

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