Liquidità sinonimo di sicurezza

Il successo dei fondi di liquidità stona con le performance contenute che consentono di ottenere. Giovanni Fulci, gestore per Gestnord di Nordfondo e Nordfondo Moneta, spiega perché rappresentano comunque un valido strumento di investimento.

Germana Martano, 13/06/2002 | 11:54
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E’ più di un anno che i risparmiatori continuano a investire prevalentemente in fondi di liquidità. Che senso ha?

Si tratta dell’investimento a più basso profilo di rischio-rendimento. In particolare, i fondi di liquidità area euro, che raccolgono il più, si caratterizzano come i prodotti con il più basso profilo di rischio tra tutte le categorie dei fondi comuni d’investimento.

Se si guarda il grafico dell’andamento di un qualsiasi fondo di liquidità è di immediata evidenza che cresce continuamente, come una linea retta. Non vi è il rischio di cambio derivante dall’esposizione del portafoglio all

e oscillazione delle valute. Vi è un minimo rischio di tasso d’interesse, legato all’andamento dei tassi di brevissimo termine, poiché il mercato dove questi fondi investono è il mercato monetario, ossia strumenti con durata finanziaria massima di un anno. Questo rischio è peraltro molto basso e simile a quello sostenuto comprando un CcT od un BoT. Anche il rendimento non si discosta eccessivamente da quello di un BoT o di un CcT.

Allora perché non scegliere direttamente un BoT o un pronti contro termine?

Investire in un fondo ha il vantaggio per il risparmiatore di non dover gestire e reinvestire, a tassi a priori sconosciuti, gli stacchi cedola semestrali di un titolo via via che si presenteranno.

Rispetto al pronti contro termine (PCT) negoziati in banca un fondo di liquidità ha diversi vantaggi. Innanzitutto non vi è l’obbligo recarsi in banca e contrattare un tasso a ogni scadenza del PCT, che ha appunto lo svantaggio di avere una scadenza prefissata (ad es. ad un mese, a tre mesi) e quindi di rimanere investiti senza avere la flessibilità di poter far fronte ad esigenze improvvise di liquidità.

Con un fondo si può rimanere pienamente investiti, visto che la liquidabilità dello strumento è massima, tanto che il disinvestimento può avvenire in un massimo di due giorni.

Un altro vantaggio dei fondi è il basso livello di somme da versare all’atto della sottoscrizione, mentre per un PCT l’investimento minimo è circa 25 mila euro. Certo, bisogna fare attenzione agli eventuali costi di sottoscrizione e di uscita dal fondo, che altererebbero la riuscita finanziaria dell’operazione e per questo sarebbero da preferire fondi di liquidità no load o con costi di sottoscrizione limitata.

Come giocano questi fondi nella costruzione di una asset allocation di medio lungo termine?

Ad esempio, combinando in un portafoglio un fondo di liquidità al 90% e un fondo azionario al 10% in un orizzonte temporale di tre anni si otterrebbe, nel peggior scenario possibile, con un calo delle azioni fino al 100%, che la componente azionaria avrà valore zero, ma la componente del fondo di liquidità sarà cresciuta, grazie a un guadagno medio annuo tra il 2,5% e il 3%, dal 90% al 100%, garantendo la protezione del capitale.

In una logica di asset allocation tattica, cioè di breve periodo, la maggiore dinamicità delle gestioni di portafoglio da parte delle gestioni in fondi o delle gestioni patrimoniali pure, ha portato a una riscoperta dei prodotti di liquidità. In questo contesto, la possibilità di switch a costo zero da un fondo all’altro rende agevole il parcheggio momentaneo del portafoglio in un fondo di liquidità, magari in attesa del miglior livello di ingresso sul mercato azionario.

Come giustifica la scelta di un fondo di liquidità viste le attese di prossimi rialzi del costo del denaro?

In questo caso, l’investimento in un pronti contro termine con scadenza tre mesi, espone al rischio di rimanere spiazzati da rialzi dei tassi ufficiali, avendo investito al 3,30% mentre i tassi di mercato potrebbero salire al 3,50% o al 3,75%. Il portafoglio di un fondo di liquidità è invece sempre agganciato ai tassi di mercato grazie a una gestione professionale che assicura una veloce rotazione del portafoglio. Ad esempio, il portafoglio di Nordfondo Moneta è costituito per circa il 70% di pronti contro termine, con scadenze ottimizzate al fine di cavalcare l’eventualità di futuri rialzi dei tassi ufficiali.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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